Agenda 2030: Lavazza e Mudec creano sensibilità

Prosegue la collaborazione tra Lavazza e Mudec, avviata nel 2015 sulla base di una mission comune: la valorizzazione delle identità culturali delle comunità locali nel mondo attraverso il racconto artistico. Da questo connubio sono nate negli anni diverse iniziative di divulgazione culturale che sono confluite anche nel più recente progetto, in partenza oggi.

Il Museo milanese e l’azienda triestina, presentano, infatti, il dibattito intorno a ‘Coffee Defenders. A Path from Coca to Coffee‘. Una partnership nata dalla realizzazione di un Docufilm, realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa We Are Social, che racconta come, attraverso l’esperienza personale della protagonista Johana, il caffè possa rappresentare un simbolo di cambiamento e riscatto.

Il progetto “Coffee Defenders” parte dal perseguimento di quattro obiettivi specifici scelti da Lavazza tra i 17 proposti dall’Agenda 2030 dell’Onu: la parità di genere; il lavoro dignitoso e la crescita economica; il consumo e la produzione responsabili; la lotta contro il cambiamento climatico.

In occasione della diffusione del documentario, Lavazza e Mudec hanno realizzato tre contributi video extra di approfondimento diffusi in esclusiva da lunedì 9 novembre sui canali social FB e Instagram del Mudec e  che accompagneranno i followers del Museo con appuntamenti settimanali  fino a Natale.

Coffee Defenders, dal documentario alle videointerviste

A partire dagli obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nasce il documentario “Coffee Defenders” (realizzato da Lavazza in esclusiva su Amazon Prime Video); una storia che racconta la vicenda personale di Johana, in un Paese come la Colombia da sempre costellato di piantagioni di coca. La coltivazione del caffè, che è riuscita a soppiantare quella di coca, rappresenta così un simbolo di cambiamento positivo e riscatto per le comunità locali.
Il documentario – della durata di circa mezz’ora e firmato dal regista Oscar Ruiz Navia – racconta il viaggio che Johana affronta dalla Colombia al Costa Rica insieme alla giornalista reporter Alexandra per destinare una delle sue piantine di caffè alla preservazione, depositandola presso il CATIE, il centro dedicato alla conservazione della biodiversità mondiale. Il viaggio delle due donne si snoda attraverso luoghi che hanno vissuto quotidianamente il dramma della guerra civile per moltissimi anni, ma che ora finalmente conoscono anche la gioia della rinascita che può scaturire da una pace politica duratura. Un viaggio – raccontato nel documentario – che da reale diventa anche simbolico e che racconta lo sviluppo economico finalmente legale e solidale conquistato dalle comunità locali grazie a un governo di pace.

Dalla condivisione di questo progetto sono nati tre contributi video extra (della durata di 15 minuti) realizzati da Lavazza e 24 ORE Cultura, che ci regalano un osservatorio originale sulle tematiche del documentario attraverso il pensiero di tre grandi studiosi.
La prima videointervista, trasmessa giovedì 12 novembre, propone un’indagine tra arte e fotografia, politica e società con il professore e storico dell’arte Bernard Aikema dialogherà con il direttore della fotografia del documentario, Angello Faccini.

La seconda, che sarà online giovedì 19 novembre e il cui focus sarà il goal delle Nazioni Unite relativo alla Parità di Genere, vedrà protagonista Diego Sileo, conservatore del PAC di Milano esperto di arte latino-americana e di arte performativa, e la responsabile CSR di Fondazione Lavazza Veronica Rossi. Verrà affrontato il tema dell’impegno delle donne nel cambiamento e nella riqualificazione del contesto sociale ed economico, così come il valore artistico di un’operazione sociale, ovvero quando l’arte e il museo si fanno portatori di messaggi; e infine la responsabilità delle aziende e la sostenibilità ambientale.
La terza e ultima videointervista – online il 26 novembre – indagherà in modo più specifico il valore della pianta di caffè e il significato della riconversione territoriale, e avrà come interlocutori il prof. Stefano Corsi dell’Università Statale di Milano e il direttore CSR di Fondazione Lavazza Mario Cerutti. Un’occasione per fare il punto sul valore delle piantagioni nella riconversione a livello territoriale e socio-economica, così come sul valore della pianta del caffè – la sua storia e l’importanza attuale – e il rapporto tra uomini e piante.

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