L’Istituto Giannina Gaslini presenta “L’Isola del Tesoro”, la nuova installazione artistica di Silvio Irilli, talentuoso artista e fondatore di Ospedali Dipinti, che trasforma la sala giochi del reparto di Emato-Oncologia dell’ospedale pediatrico genovese in un mondo fantastico popolato da creature marine che permetterà ai bambini pazienti del reparto di viaggiare con la fantasia anche in ambito ospedaliero.
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La Roche-Posay – brand skincare partner di dermatologi e pediatri in tutto il mondo, ha deciso di sostenere l’ospedale Giannina Gaslini, tramite Gaslini Onlus, nella realizzazione di questo progetto attraverso l’iniziativa lanciata nelle farmacie lo scorso novembre e che ha visto i bambini come primi protagonisti. Tra i molti disegni di personaggi marini realizzati dai più piccoli e portati ed esposti in farmacia, è stato scelto il bellissimo disegno di una bambina il cui personaggio raffigurante una dolcissima foca marina è stato riprodotto e integrato dall’artista Silvio Irilli sulle pareti della stanza dell’Ospedale Gaslini, contribuendo a trasformarla in un ambiente amico per i piccoli pazienti.
Per celebrare questo nuovo progetto dedicato al mondo dei bambini, l’inaugurazione dell’opera d’arte vede la partecipazione dell’influencer e blogger Julia Elle, conosciuta sui social come @disperatamentemamma, che da anni ormai ha a cuore il raccontare ai suoi quasi 700k followers di Instagram che cosa significa la genitorialità e com’è la vera vita quotidiana di una mamma, con i suoi alti e i bassi, diventando così un punto di riferimento per tante donne che desiderano prendersi cura di sé e dei loro bambini.
Ospedali Dipinti, per ospedali a misura di bimbo
Nato nel 2012, Ospedali Dipinti non è un’associazione onlus o una fondazione: è un progetto artistico per umanizzare reparti di strutture ospedaliere attraverso decorazioni a tema. Un progetto che da ormai dieci anni veste di colore e sorrisi i reparti, soprattutto di pediatria, degli ospedali italiani. Da sempre, il principio fondante è non pesare sulle risorse economiche di ospedali e sulla Sanità, ma realizzare le opere esclusivamente grazie alle donazioni spontanee delle persone, alla collaborazione delle Onlus e al contributo di sponsor. Ecco perché la firma più bella e più importante non è quella dell’artista, ma di tutti coloro che, contribuendo, si sentono parte di un progetto di accoglienza al paziente e di supporto ai medici, trasformando i reparti in un sogno tutto a colori e in un percorso emozionale dove il bambino può interagire.
Un progetto che supera la dimensione estetica, creando le condizioni per una diversa fruizione dell’ambiente ospedaliero, trasformato in un mondo accogliente e sereno grazie alla partecipazione di un’intera comunità e all’ingrediente fondamentale dell’arte.