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Azioni per l’ambiente: ecco le aziende italiane più virtuose

Brembo, Enel, Leonardo e Pirelli. Ma anche Salvatore Ferragamo e Sofidel. Sono queste le aziende italiane che hanno raggiunto il voto più alto (A) nella lista di CDP, l’ex Carbon Disclosure Project, l’organizzazione non profit internazionale che fornisce a imprese, autorità locali, governi e investitori un sistema globale di misurazione e rendicontazione ambientale.

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Molte le aziende che hanno ricevuto A-, quindi a un passo dal gradino più alto del podio, come Eni, A2a, Hera, Acea, Erg, Italgas, Terna, Cementir e Fincantieri. Si aggiudicano A- anche le due maggiori banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Tra le aziende che hanno ottenuto B ci sono invece Unipol (assicurazioni), Atlantia (autostrade e aeroporti), Webuild (costruzioni), Saipem (servizi petroliferi), Prysmian (cavi), Piaggio (veicoli a due ruote) e le Ferrovie dello Stato, mentre il gruppo di telefonia Tim ha preso B- come anche Banca Mediolanum.

Tra le C spiccano numerosi gruppi finanziari: Mediobanca, Azimut, Popolare di Sondrio e Credem. Mentre chiudono la classifica con D Cerved Group (servizi di valutazione ad aziende), Marr (alimentare) e Sesa (soluzioni tecnologiche per le imprese). Fra quelle che hanno ricevuto F, che per Cdp indica che non sono state fornite sufficienti informazioni per arrivare a un giudizio, ci sono fra gli altri Autogrill, Banca Monte dei Paschi, Davide Campari Milano, Luxottica, Mediaset.

Il CDP offre un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni riguardanti il cambiamento climatico. Sono quattro i programmi supportati da CDP: Climate Change Program, Water Program, Forests Program e Supply Chain Program, più uno specifico programma dedicato a città e regioni, il Cities, States and Regions Program.

Per ognuno di questi programmi, sono stati messi a punto degli appositi questionari che contengono una serie di informazioni che il partecipante (imprese, città e organi di governo) è tenuto a fornire per alimentare una vasta piattaforma accessibile, indicativamente da febbraio a giugno di ogni anno. La piattaforma chiude nel mese di luglio ogni anno e tutte le informazioni raccolte sono valutate dagli stakeholder. In questo modo, si contribuisce ad alimentare una base comune di informazioni utili sia per gli investitori che per i governi.

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