“Mia madre tutte le mattine mi manda un messaggio su Whatsapp e mi scrive ‘Sorridi :)’.
Intanto per me, perché la gentilezza non è solo quella che rivolgiamo agli altri ma anche quella verso noi stessi. Si può essere leader carismatica e potente se ti vuoi bene… Dobbiamo dedicare a noi stessi cura e attenzione per poi pensare di dare agli altri. La gentilezza è donare, in azienda significa offrire sapere, supporto e formazione…”.
Paola Iannone, Head of marketing & Communication All4Labels
“Viviamo una sola vita e io la voglio buona, non mi interessa stare 8 ore in ufficio a rodermi. Voglio buone relazioni, scelgo il cliente e il fornitore in base alle relazioni personali di umanità. Voglio persone che di fronte ai problemi, perché ci sono sempre, si aprano al dialogo e alla collaborazione, non lavoro con gente pretestuosa che pensa solo ai soldi, non mi interessa proprio e tutto questo porta a una crescita del 25% all’anno”.
Marco Piccolo Reynaldi, ceo di Reynaldi
“Se sono in una azienda e ricopro una posizione apicale, anche per velocità, mi rifugio in modelli comportamentali e di linguaggio che mi consentono di smazzare tante situazioni, ma al tempo stesso limitano una capacità di ingaggio… Non dobbiamo denudarci nei confronti negli altri, ma questo non significa che io non possa scegliere di portare qualcosa di autentico che mi riguarda”.
Antonio Ornano, comico
“Penso che la sfida maggiore sia essere sempre di più, all’interno dell’azienda, un punto di riferimento per tutto ciò che succede all’esterno di essa. Gli ultimi due anni ci hanno dimostrato con molta forza quanto le situazioni critiche che si vivono nella sfera personale abbiano un inevitabile impatto anche su quella professionale… È quindi importante fare sì che le persone non si sentano sole…”.
Antonella Zaghini, Peace Manager Guna
“Vi siete mai imbattuti nell’esperienza di entrare in una stanza e sentire nell’aria letteralmente ‘una tensione che si taglia con il coltello’ (i detti comuni hanno un fondo di saggezza non notate?) e sapere poco dopo che quel luogo era stato teatro di un violento litigio, così come entrare in un luogo ed essere avvolti dalla pace. Ecco, le emozioni si trasformano in molecole…”.
Walter Barontini, Educatore Professionale, operatore teatrale e clown di corsia