Tra le innumerevoli conseguenze di quanto accaduto quest’anno, con la diffusione della pandemia Covid-19, c’è una accresciuta attenzione e attitudine degli italiani verso il risparmio. La tendenza viene segnalata dai risultati della terza edizione dell’Osservatorio Globale di Selligent sulle abitudini dei consumatori, uno studio globale condotto su 5.000 consumatori, focalizzato sulle interazioni con i brand e le aspettative verso i marchi, condotto annualmente da Selligent Marketing Cloud.
Le evidenze vengono comunicate alla vigilia della Giornata Mondiale del Risparmio, ogni anno il 31 ottobre, una ricorrenza istituita nell’ottobre del 1924 durante il 1° Congresso Internazionale del Risparmio, e da allora organizzata ogni anno da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio Spa. Al centro dell’iniziativa, c’è il concetto di risparmio come base dell’educazione non solo economica della società, ma più in generale come disciplina fondamentale di tutta la comunità, per un uso migliore, individuale e sociale, della ricchezza.
Secondo i risultati della ricerca, la pandemia ha avuto conseguenze negative sul lavoro e sul reddito dell’81% dei rispondenti italiani, contro il 75% degli interpellati a livello globale. Ne consegue un evidente e diretto impatto sulla spesa dei consumatori: il 64% di loro si concentra, infatti, principalmente sull’acquisto di beni essenziali. A compensare, ci pensano però le vendite online, che sembrano ‘reggere’, e l’emergere di necessità connesse dalle nuove abitudini dettate dalla situazione attuale: ad esempio, il 65% degli italiani, contro il 58% delle statistiche globali, considera lo smart working come parte integrante del proprio futuro e il 56% dichiara di voler effettuare nuovi acquisti per riflettere questo nuovo stile di vita da remoto.
Le persone comprensibilmente più caute nelle spese, si confermano però interessate a spendere quando hanno la certezza di avere un ritorno di valore particolarmente significativo. Il 59% degli intervistati ritiene infatti che, nell’interazione con i brand, le comunicazioni relative a offerte e saldi siano le più interessanti, in particolare se calibrate in base alle proprie esigenze.
“I dati ci confermano quello che già sapevamo: in una situazione complessa come quella attuale, che vede i consumatori comprensibilmente cauti nei loro acquisti, per i marchi diventa ancor più fondamentale instaurare una relazione di fiducia e di relazione personalizzata one-to-one con il singolo cliente” commenta Gian Musolino, Country Manager Italy di Selligent Marketing Cloud.