L’UN Global Compact Network Italia lancia le nuove “Linee Guida su Diversity & Inclusion in azienda” prodotte in partnership con ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ufficio per l’Italia) e AIDP – Associazione Italiana Direzione Personale.
Le Guidelines rappresentano l’output finale del primo anno di attività dell’Osservatorio D&I, che continuerà nel 2022 ed è stato istituito nel 2021 dal Network italiano dell’UN Global Compact con il coinvolgimento di 17 grandi aziende aderenti impegnate sullo sviluppo sostenibile e provenienti da vari settori.
“Negli ultimi anni, la Diversity & Inclusion si sono affermate al livello internazionale come leve imprescindibili Per la trasformazione e la crescita delle aziende, in quanto orientate al pieno sviluppo delle competenze e dei talenti presenti nelle organizzazioni. In Italia, che ad esempio per occupazione femminile è ultima in Europa con un tasso del 48% secondo i dati Istat e Eige, e dove il fenomeno dell’inattività è sempre più allarmante, c’è ancora molto lavoro da fare in questa direzione, tenendo sempre presente che la Diversity non si riferisce solo al tema gender, ma considera tutti i target più vulnerabili che rischiano di non avere pari accesso e opportunità (persone con disabilità, i migranti, i giovani, cc.) All’interno del Network italiano dell’UN Global Compact, registriamo però significativi esempi di attori business impegnati per un efficace adattamento delle strutture organizzative e delle culture aziendali con l’obiettivo di rendere l’ambiente lavorativo aperto a tutte le risorse e capace di accogliere e valorizzare tutte le diversità”, afferma Marco Frey, Presidente, UNGCN Italia.
Il paper di guidance raccoglie molteplici best practices aziendali sul “Principio 6” dell’UN Global Compact, che richiama il settore privato globale all’eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione”. I business-case mettono in condivisione iniziative, progetti, approcci strategici sui temi della leadership inclusiva e della parità di opportunità e trattamento, considerando specifici gruppi di Persone: le donne, i migranti, i giovani. Particolare attenzione, è riservata inoltre al tema del disability management.
Le aziende che hanno raccontato il loro case sono: Andriani, Artsana, Brembo, Crédit Agricole, Edison, Hera, Enel, Inwit, Leonardo, Mediobanca, Snam, Tper, UniCredit, Kohler.
Alla luce dell’analisi del contesto normativo, delle sfide da affrontare e delle experiences raccontate, le Linee Guida formulano una serie di Raccomandazioni rivolte alle imprese ed applicabili trasversalmente a tutti i livelli e funzioni aziendali, come ad esempio: l’utilizzo di un linguaggio inclusivo e la formazione sui pregiudizi inconsci; l’attenzione a colmare il pay gap sui target fragili; la necessità di adottare policy adeguate in tema di non discriminazione sin dalle prime fasi della selezione per arrivare a coprire anche la zero-tolerance della violenza di genere sul luogo di lavoro.
I benefici attesi dalla loro implementazione, sono principalmente in termini di: rafforzamento della satisfaction e della loyalty dei lavoratori; maggiore capacità di attrarre nuovi talenti; crescita della reputation aziendale (anche presso gli investitori); aumento della competitività sul mercato.
“No one left behind”/ Non lasciare nessuno indietro: le nuove Linee Guida di UNGCN Italia recepiscono e supportano il principio fondamentale indicato dalla stessa Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per realizzare la “giusta transizione” verso un mercato, e un mondo, più equi, inclusivi e prosperi.