Superare i pregiudizi, i modelli e gli stereotipi che di fatto ancora tengono le donne lontane dalla scienza è un lavoro difficile, che richiede l’impegno di tutte e tutti: questo è l’obiettivo di Fondazione Bracco che, dopo aver promosso Mind the STEM Gap in famiglia e a scuola, ha lanciato il Manifesto delle ragazze [e dei ragazzi] in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza. ll nuovo Manifesto amplia e approfondisce i principi fondanti del progetto e rivolge un invito chiaro ed esplicito ai giovani, i veri agenti del cambiamento: costruite oggi il mondo in cui volete vivere.
La presentazione del nuovo Manifesto è avvenuta venerdì 11 febbraio a Dubai, all’Expo 2020, Padiglione Italia, nell’ambito della Conferenza Internazionale “Mind the STEM Gap”, organizzata da Fondazione Bracco in collaborazione con Istituto Aspen Italia e Commissariato Generale per la partecipazione dell’Italia a EXPO 2020 Dubai.
Oltre gli stereotipi
L’accesso delle donne al mondo della scienza è ancora ostacolato da bias e stereotipi di genere. Tutto inizia molto presto: gli stereotipi di genere relativi alle abilità matematiche sono trasmessi – talvolta inconsapevolmente – alle bambine dai genitori, che spesso hanno aspettative diverse nei confronti dei maschi e delle femmine. L’opera di allontanamento delle ragazze dalla scienza rischia di proseguire a scuola, già a partire dai primi anni.
Il risultato è che le donne sono ancora fortemente sottorappresentate nelle professionalità STEM. Basti pensare che nel mondo solo il 31% opera nel settore dell’intelligenza artificiale e appena il 14% in quello del cloud computing (Fonte: World Economic Forum).
Fondazione Bracco invita quindi tutti a contribuire a superare un gap ingiusto, far avanzare la scienza e rendere il mondo del lavoro più inclusivo e paritetico e a firmare il Manifesto Mind the STEM Gap.