“Il cambiamento non arriva dall’alto ma dal nostro metterci in cammino che è ciò che trasforma la realtà e che trasforma anche noi mentre lo facciamo”. Citando le parole dell’economista Leonardo Becchetti, torna il Festival Nazionale dell’Economia Civile, dal prossimo 28 settembre al primo ottobre a Palazzo Vecchio a Firenze. ‘Oltre il limite: l’impegno che (ci) trasforma’ è il titolo scelto per la quinta edizione dell’evento promosso da Federcasse, NeXt, SEC e Confcooperative.
L’intento non è solo quello di parlare di buone pratiche, ma di “connetterle in un impegno trasversale, che unisce mondi diversi e trasforma sia coloro che lo mettono in atto sia le comunità in cui questo si sviluppa”, come spiegano gli organizzatori.
Dalla giustizia intergenerazionale al ruolo dell’abitare
Tra gli ospiti di quest’anno il Premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz e Shirin Ebadi, avvocatessa iraniana e Premio Nobel per la Pace nel 2003, con un intervento sul coraggio di non arrendersi.
Tra i molti interventi (qui il programma completo) anche quelli dell’economista Luigino Bruni, presidente della SEC- Scuola di Economia Civile; di Livio Bertola presidente di AIPEC (Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione); di Lucia Lauro Cotti in Fragranza – Ambasciatore Economia Civile; e di Cesare Moreno, fondatore di Maestri di Strada.
La giustizia intergenerazionale in una società aperta, il ruolo dell’abitare, l’etica del lavoro e la partecipazione dal basso saranno solo alcuni dei temi che verranno affrontati nella quattro giorni dedicata all’economia civile.
Un Hackathon per trasformare le periferie
All’interno dell’evento, un momento interattivo e laboratoriale sarà dedicato a coinvolgere giovani e studenti nell’elaborazione di idee e proposte ispirate al paradigma dell’Economia Civile con il focus di trasformare le periferie e le aree considerate “marginali” presenti nei nostri territori.
Un Hackathon trasformativo, il 28 settembre presso l’Università di Firenze, sede Novoli per andare oltre l’idea che gli spazi periferici non possano essere luoghi centrali.Gli studenti e le studentesse saranno supportati da alcuni giovani innovatori, esperti in sostenibilità e pionieri dell’economia civile.
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