Osa sapere, sàpere aude: è il motto dell’illuminismo e anche il tema sul quale verte la XVIII edizione del festival Filosofi lungo l’oglio, che quest’anno ha scelto come parola chiave ‘Osare’. Dallo scorso 5 giugno e fino al 25 luglio, 23 comuni compresi tra le provincie di Brescia e di Bergamo ospiteranno la kermesse itinerante ideata e diretta dalla filosofa Francesca Nodari.
“Mancanza di decisione e di coraggio, pigrizia e viltà, insegna Kant, sono le cause del voler rimanere minorenni, che è molto comodo perché delega a pensare per me qualcun altro – afferma Nodari e aggiunge: “Bisogna osare pensare, osare conoscere, osare decidere. Uscire dalla minorità è ragionare, non è obbedire senza pensare; è guidare le nostre azioni sul piano morale e guidare la natura sul piano della conoscenza; è non affidare la ragione umana ad altro giudice che non sia la universale ragione umana”.
“Osare opporsi alla pratica molto usata del brainwashing quotidiano”, “Osare esserci, anche quando costa, anche quando la convenienza imporrebbe il contrario, anche quando tutto sembrerebbe perduto, osare mettersi in gioco” e, ancora “osare accettare la nostra fragilità costitutiva in una società palliativa dedita all’algofobia e all’happycrazia”.
Pensiero nomade
Partendo dalla Bassa bresciana e toccando le località rivierasche e/o attigue al fiume Oglio, per ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta fino a spingersi in Val Trompia e in Val Camonica, raggiungendo così la città capoluogo, il Festival anche quest’anno darà concrezione a quel nomadismo del pensiero – che è uno dei suoi punti di forza – facendo proprio il significato etimologico di confine, che è luogo di condivisione, e dunque, di passaggio.
Saranno 29 gli ospiti italiani e internazionali (qui il programma) che, in prevalenza con lectio magistralis, dibatteranno su ogni forma di pensiero che incoraggi la conoscenza data dall’uso della ragione per “uscire dalla minorità e smettere di obbedire senza pensare, guidando le proprie azioni sul piano morale e orientando la natura sul piano della conoscenza”.
All’interno del Festival, pensiero e natura troveranno un congiungimento reale nelle passeggiate filosofiche all’interno del progetto “Maieutica delle cose”: tre esperienze emozionali – due con il paesologo Franco Arminio, una con il filosofo Duccio Demetrio – che condurranno i partecipanti in sentieri in riva all’Oglio, nella sua parte terminale. La meta finale dell’ultimo ‘viaggio’ sarà la cascina Le Vittorie, che ospita la sede della fondazione e che è stata teatro di numerose scene del film Il mondo degli ultimi (1980) regia di Gian Butturini, proiettato per l’evento in loco il 23 luglio.
Creatività e filosofia, un concorso per studenti d’arte
In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia, nata in occasione della XVI edizione del Festival, nel 2021, torna, inoltre, uno specifico bando di concorso rivolto agli studenti di arte con l’obiettivo di unire l’amore per la filosofia e la creatività artistica con opere ispirate all’argomento annuale del Festival. Le opere in concorso saranno esposte in tre occasioni, nel mese di luglio, rispettivamente a Credaro, Lograto e Castegnato.
Filosofi lungo l’Oglio si inserisce nel programma “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.
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