“Vivere bene” sarebbe, in estrema sintesi, ciò che conta per la GenZ italiana. Questo almeno è quello che emerge da ‘BCW Age of Values 2023’, indagine sui valori guida riferita ai giovani nati tra il 1997 e il 2012, gli appartenenti , appunto alla Generazione Zeta, oggi quasi un terzo della popolazione mondiale. Condotta da BCW, la ricerca ha coinvolto 36.000 persone in 30 Paesi.
Lo studio ha preso in esame i valori universali di base e ne ha misurato la correlazione nel determinare i comportamenti.
Alla ricerca della stabilità
In cosa credono i giovani della GenZ? La cura delle persone della propria cerchia e il desiderio di tolleranza, giustizia e uguaglianza per tutte le persone sono i valori che, insieme alla possibilità di poter contare su una libera e piena realizzazione del sé, riconoscono come centrali nel guidare i propri comportamenti. Seguono, in ordine di importanza la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
La ricerca sottolinea come emerga il ritratto di una generazione di “giovani alla ricerca di equità, stabilità e armonia sociale che si riconosce in quegli stessi valori cardine di altruismo e uguaglianza che lo studio ha evidenziato come predominanti a livello globale, senza differenze troppo marcate tra le varie fasce d’età. Una generazione, tuttavia, che allo stesso tempo vuole anche essere padrona della propria vita e che è più determinata delle generazioni precedenti a viverla bene”.
A domanda diretta, 1 appartenente su 3 alla GenZ italiana ritiene importante sfruttare ogni possibilità per divertirsi. Valore che scende al 22% per i millennial e al 14% per la Generazione X. Allo stesso modo, il 31% è desideroso di vivere una vita stimolante e avventurosa. Valore quasi dimezzato per i millennial (17%) e ancor più basso per le altre generazioni.
Seppur più propensa al divertimento delle generazioni nate negli anni precedenti, la GenZ italiana lo è molto meno di quanto non lo siano i coetanei nel resto del mondo (43% a livello globale; -10%). Allo stesso modo, si registra un minore interesse per l’affermazione personale.
Italiani meno ‘ambiziosi’ dei coetanei nel mondo
Sarà forse dovuto alla forte incertezza del nostro contesto sociale ed economico il fatto che, se nel mondo resta interessante l’affermazione personale in termini di riconoscimento sociale e successo economico per i giovani della GenZ – più che per Millennial, GenX e Boomer -, per i giovani italiani questi aspetti contano molto meno rispetto ai coetanei degli altri Paesi: con uno scarto di oltre 10 punti percentuali, sia per quanto concerne il riconoscimento a livello sociale dei propri successi, sia per quanto concerne le disponibilità economiche.
Qui sotto la ricerca completa.
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