Giorno della memoria, i giovani incontrano la storia con le Pietre d’inciampo su Instagram

Il progetto Instagram history del Comitato Pietre d’inciampo, di cui è Presidente onorario la Senatrice a vita Liliana Segre, agenzia Imille e Ctrl magazine porta le storie dei deportati milanesi sulla pagina milanopietredinciampo. Non solo nelle vie cittadine, posate in corrispondenza delle case delle vittime milanesi dei campi di concentramento e di sterminio: quest’anno le Pietre d’inciampo saranno anche virtuali per fare inciampare anche i più giovani sul ricordo dei deportati nei lager nazifascisti. Influencer condivideranno con le loro stories le foto dei sampietrini d’ottone che ricordano le vittime milanesi dei campi di concentramento e di sterminio. Le biografie sono state curate dai giovani delle scuole milanesi. A partire da oggi, Giorno della memoria, saranno 31 le nuove Pietre d’inciampo posate a Milano nel corso dell’anno, per un totale di 121 presenze in tutta la città.

Nati da un’idea dell’artista berlinese Gunter Demnig, i sampietrini d’ottone che ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo della morte dei deportati che non hanno più fatto ritorno a casa, verranno pubblicati sulla pagina Instagram milanopietredinciampoe condivise anche dal sindaco Beppe Sala. Tra gli altri, partecipano al progetto AC Milan, Mahmood, Noemi, Elisa, I ministri, Selton, Costantino della Gherardesca, Stefano Boeri e Ghemon. Grazie a loro, le pietre potranno diffondersi rapidamente. Nel progetto Instagram History sono state coinvolte anche alcune scuole superiori cittadine – Carlo Porta, Galdus, G. Marconi e A. Manzoni -, i cui studenti hanno fatto delle ricerche per la ricostruzione delle biografie delle donne e degli uomini che verranno ricordati.

“Ricordare e trasmettere la memoria e i valori che custodisce è un dovere di tutti, che impegna ancora di più chi ha un ruolo politico e amministrativo – commentano la vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé -. Le Pietre d’inciampo, oltre a ricordarci le vite di chi ha subito le più atroci ingiustizie, in questi anni sono diventate anche il simbolo di ciò che deve rappresentare per tutti la memoria: qualcosa che si impone sulle coscienze, che abbatte l’indifferenza e che costringe alla riflessione, induce e stimola l’agire consapevole dei cittadini, soprattutto di quelli di domani. Per questo motivo è fondamentale impegnarsi perché ai più giovani arrivino con forza le testimonianze di chi ha vissuto le atrocità del secolo scorso. Quest’anno, costretti dal virus a limitare al massimo la socialità, lo faremo con un bel progetto condiviso da tanti influencer che sui social network hanno un grande seguito tra le ragazze e i ragazzi. Pietre virtuali sulle quali si inciamperà in maniera non meno improvvisa di quanto avvenga con quelle reali posate nelle strade della nostra città. Con l’augurio che il ricordo di chi si è sacrificato negli anni più bui della nostra storia possa guidarci verso una società migliore”.

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