Il paracadute / Fare spazio nel proprio tempo

“Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto”
Seneca

L’automatismo mentale tende a saturare ogni istante della nostra vita. Liberare spazio facendosi assorbire meno dal processo mentale totalizzante è essenziale. Il tempo individuale viene costantemente assorbito dal flusso continuo dei pensieri. Se mettiamo in atto alcune strategie, come l’osservazione di sé, immediatamente si libera spazio. Osservare sé stessi significa essere testimoni di ciò che ci accade, favorendo il distacco. Questa distanza ci aiuta a essere meno immersi e a comprendere visceralmente che non siamo la nostra mente.

Tuttavia, questo spazio viene prontamente rioccupato dall’abitudine mentale di non poter stare senza essere occupati. L’uomo moderno, a differenza dei suoi antenati, trova difficile distaccarsi dalla frenesia dell’essere sempre occupato, come se avesse una profonda paura del vuoto, forse associandolo alla morte. Per non sentire questa paura, ci si impegna continuamente in attività che tengono la mente occupata.

Osservare la mente

Essere testimoni di sé stessi richiede inizialmente uno sforzo, ma offre grandi possibilità, aprendo un mondo nuovo. Con la pratica, impariamo a godere di momenti di quiete mentale, permettendoci di vivere più pienamente il presente e valorizzare il tempo a nostra disposizione. All’inizio, può essere difficile persino stare seduti per tre minuti senza fare nulla. La mente ci porterà continuamente dentro pensieri, desideri, sogni e ricordi.

Il segreto sta nell’imparare lentamente a osservare il processo mentale, creando un’elevazione interiore che ci fa sentire al di fuori del processo, come testimoni. Se riusciamo a farlo nelle prime fasi, possiamo poi allungare il tempo e imparare a farlo anche mentre svolgiamo le attività quotidiane. Ci accorgeremo così di avere davvero molto tempo a disposizione, poiché essere pienamente presenti nella propria esistenza riempie di forza ogni momento di vita.