zeroCO2, società benefit che sviluppa progetti di riforestazione in diverse regioni del mondo, è ufficialmente certificata B Corp con 134.3 punti. Un risultato importante, che sottolinea l’impegno a conseguire i più alti standard di performance sociale e ambientale.
Nata due anni fa dall’idea di due giovani under 30, Andrea Pesce e Virgilio Galicia, zeroCO2 si occupa di progetti di riforestazione ad alto impatto sociale. Con la gestione di progetti di piantagione tra Guatemala, Perù, Argentina e Italia, la startup ha concluso il suo secondo anno di attività con oltre 387.000 alberi piantati, un traguardo raggiunto grazie al grande lavoro di un team italo-guatemalteco. Non solo impatto ambientale e assorbimento di CO2, la neo certificata B Corp mette le persone al centro dei propri progetti, supportando lo sviluppo e la crescita di intere comunità contadine attraverso la donazione di ogni singolo albero.
Tutti gli alberi piantati da zeroCO2 sono tracciati grazie a CHLOE, un sistema di tracciamento e trasparenza che, attraverso un QRcode apposto sull’albero, attesta l’unicità della pianta e permette di monitorarne la crescita nel tempo e la localizzazione.
L’iter di certificazione ha richiesto un importante lavoro da parte di tutta la squadra per superare il vaglio di B Lab, l’ente internazionale non profit che ha dato origine all’intero movimento B Corp e reso il processo così virtuoso. Ogni realtà che intende certificarsi deve dimostrare di operare all’interno di standard specifici, con un forte focus su governance, comunità, persone, clienti e ambiente.
“Siamo felici di aver raggiunto la certificazione B Corp perché crediamo nell’approccio ecosistemico alla sostenibilità, nessuna azienda da sola può salvare il mondo, ma se tante aziende remano nella stessa direzione possiamo cambiare davvero le cose.”, dichiara Andrea Pesce, founder di zeroCO2.