Come già fatto per la quattordicesima, erogata ad aprile, per sostenere i suoi collaboratori in questo momento difficile, Zeta Service anticipa la tredicesima, a novembre. “Siamo fortunati, facciamo un lavoro importante che non può fermarsi – spiega Silvia Bolzoni, Ceo e Founder -. Sappiamo che il momento è emotivamente difficile per tutti, vogliamo starvi vicino. Uniti ce la faremo”. Molte persone, infatti, si trovano oggi in difficoltà economiche, continua una nota dell’azienda, con difficoltà a far quadrare i conti della famiglia, perché il partner, i genitori o i figli, hanno perso il lavoro, si trovano in cassa integrazione o hanno avuto un sensibile calo di fatturato. L’azienda, specializzata in paghe e amministrazione del personale in outsourcing, aveva già scelto di anticipare la quattordicesima mensilità, in quel caso erogata mesi prima, ad aprile, sempre per lo stesso motivo. “Stiamo vivendo un momento molto difficile. La pandemia e la crisi economica collegata hanno colpito tutti, nessuno escluso, ma ci sono dei settori più colpiti di altri e ce ne rendiamo conto direttamente confrontandoci con i nostri Clienti – commenta ancora Bolzoni –. Noi siamo fortunati, facciamo un’attività importante che ci permette di continuare a lavorare sempre, perché i nostri Clienti in questo momento hanno ancora più bisogno del nostro supporto. Dall’inizio dell’emergenza sono uscite 7 leggi, 15 decreti-legge, 21 DPCM, 19 protocolli anticovid, 35 circolari INPS, 82 messaggi INPS, 12 circolari INAIL (dati aggiornati al 23 ottobre), e potrei continuare l’elenco. Il nostro ruolo in questo momento è ancora più importante, le nostre aziende hanno bisogno di noi per comprendere le novità che si susseguono e noi vogliamo esserci, per rendere il più serena possibile la gestione di questo momento complicato. Sono certa che uniti ce la faremo e ne usciremo ancora più forti”. Sin dall’inizio dell’emergenza, Zeta Service ha introdotto lo smart working al 100%, dando vita all’iniziativa di solidarietà del Payroll Giving, con donazioni economiche e di dispositivi per la protezione individuale in favore di ospedali e RSA. “Nessuno di noi può sapere quando tutto questo finirà e potremo tornare alla normalità – conclude l’imprenditrice -, quello che dico ai miei collaboratori e anche a me stessa è: è un periodo, è solo un periodo. Nel frattempo, è essenziale proteggere la salute di tutti, e, quando possibile, fare qualcosa per aiutare chi è più in difficoltà” . |