“Lavorare su formazione, lavoro e casa è fondamentale: l’assistenza fine a se stessa è utile ma non determinante per uscire da una situazione come quella attuale. Se non facciamo uscire le persone dall’indigenza, tra qualche anno il welfare non riuscirà più a reggere“.
(Alberto Sinigallia, Presidente Fondazione Progetto Arca)
“Se una donna siede in una situazione di potere, non lo interpreta come tale, ma come spirito di servizio”.
E questo è un male?
“È un ‘benissimo’, ma dobbiamo imparare a essere più organizzate tra di noi. Difendiamoci tra di noi, perché il modo nostro di gestire è un bene per la società. Difendiamoci tra di noi, perché il modo nostro di gestire è un bene per la società“.
(Monica Di Luca, responsabile del Laboratorio di Farmacologia della Neurodegenerazione dell’Università degli Studi di Milano e Professore ordinario al Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari. Presidente di European Brain Council)
“Il digitale è al centro della strategia di adattamento alla nuova realtà che scaturisce dalla pandemia elaborata dalla Giunta guidata dal Sindaco Beppe Sala, all’insegna dell’inclusione e dell’accorciamento delle distanze oltre che dei servizi al cittadino. Il piano di digital care include la componente culturale, incentrata sull’idea che la evoluzione in corso non debba lasciare indietro nessuno e quindi bisogna provvedere all’alfabetizzazione delle fasce deboli e dei giovani perché abbiano accesso al lavoro”.
(Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano)
“L’opportunità data da questa pandemia è a mio avviso una profonda riflessione sull’esigenza di riqualificazione della forza lavoro così come dei settori dell’educazione e della cura, un nuovo modello egualitario e adatto a nuove esigenze emerse chiaramente dall’esigenza di recuperare il crollo della crescita economica del Paese”.
(Claudia Segre, Presidente della Global Thinking Foundation)