Un premio per le iniziative che hanno permesso la valorizzazione della leadership femminile sul posto di lavoro e aumentato l’inclusione di tutti i dipendenti nel Mondo. A ricevere il Catalyst Award, prima azienda italiana ad aggiudicarsi il riconoscimento, è Barilla, che sarà premiata i prossimi 17 e 18 marzo.
Catalyst è un’organizzazione no-profit, fondata nel 1962, che lavora con alcuni dei più potenti amministratori delegati del mondo e con le aziende leader per aiutare a costruire ambienti di lavoro in cui il talento femminile possa essere sempre più riconosciuto. Da oltre 30 anni conferisce i ‘Catalyst Awards’. per premiare appunto le iniziative delle aziende che promuovono la carriera femminile, con una convinzione: il progresso delle donne è il progresso di tutti.
“Siamo onorati di essere stati riconosciuti da Catalyst per il nostro impegno globale nel promuovere l’uguaglianza di genere sul posto di lavoro, arricchito dal significativo raggiungimento della Gender Pay Equality in tutto il mondo Barilla – ha dichiarato il Ceo del Gruppo di Parma Claudio Colzani – Questo premio è un riflesso dell’impegno del Gruppo Barilla per promuovere la cultura della diversità e dell’inclusione nei nostri dipendenti, nei nostri partner e nelle comunità dove operiamo. C’è ancora molto da fare, ma continueremo con determinazione su questa strada per rendere l’azienda ancora più inclusiva”.
In Barilla, dal 2013 al 2020 è aumentata dall’8% al 28% la rappresentanza di donne che riportano direttamente all’Amministratore Delegato. Dal 2014 al 2020, inoltre, la presenza delle donne è cresciuta dal 23% al 36% anche nelle posizioni che rispondono direttamente al Global Leadership Team. Nelle posizioni che rispondono direttamente ai leader senior è passata dal 40% al 47%, e nelle posizioni di leadership a livello globale è passata dal 33% al 38%.
Nel 2020, l’azienda, ha inoltre raggiunto un risultato di Gender Pay Equality per tutti i dipendenti nel mondo: a parità di qualifiche e mansioni, uomini e donne hanno lo stesso stipendio. Tra gli obiettivi di inclusione che si è posta, c’è anche la formalizzazione del lavoro flessibile in tutte le sedi del Gruppo, oltre a essere la prima azienda italiana che aderisce agli standard di condotta ONU contro la discriminazione LGBTI nei luoghi di lavoro.