Dopo il successo della Discesa a remi del Danubio da Vienna a Budapest per un tratto di circa 300 km realizzata nel luglio 2019, e la replica dell’impresa a fine luglio 2020 sul tratto del grande fiume compreso tra Linz e Vienna, per un totale di 200 km, Riccardo Dezi e Giulia Benigni, tecnici di Canottaggio di IV livello Europeo, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti, affiliato alla FIC-Federazione Italiana Canottaggio, tenteranno di nuovo l’impresa, affrontando in parte un tratto di Danubio ancora più a monte del precedente, ossia imbarcandosi a Passavia, in Germania. Li accompagna, anche quest’anno, il fondamentale sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.
L’avvio ufficiale Sabato 17 luglio 2021 a Vienna con l’arrivo dei carrelli e dello staff, mentre Domenica 18 luglio raggiungeranno la capitale austriaca tutti i vogatori che parteciperanno alla Discesa del Danubio. Questi ultimi con un pullman raggiungeranno il giorno stesso la città di Passavia, punto di partenza della regata. Lunedì 19 luglio 2021 avrà inizio la Discesa che si svolgerà in 5 tappe toccando le città di Schlögen, Linz, Grein, Melk e Durnstein. L’impresa si concluderà a Vienna sabato 24 luglio 2021 presso il Donauhort Ruderverein, circolo degli amici e atleti austriaci che prenderanno anch’essi parte alla regata.
Il gruppo all’insegna dell’inclusione
Il gruppo di quest’anno, inclusivo e internazionale, prevede, accanto ad una compagine dei Master del Circolo Canottieri 3 Ponti, anche la presenza di atleti diversamente abili sia italiani che austriaci, andando a comporre, come nel 2019 e nel 2020, in totale, 4 equipaggi da 8 con timoniere, seguiti in tutto il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello Staff con 2 motoscafi d’appoggio.
I due allenatori svolgono infatti attività remiera con atleti sia diversamente abili che normodotati. Riccardo Dezi è Direttore Tecnico del settore Pararowing del Circolo Canottieri Aniene e allenatore dell’equipaggio societario PR3 vincitore della medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali del 2017 a Sarasota composto da Paola Protopapa, Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino e Luca Agoletto, mentre per la asd CC 3 Ponti svolgono attività agonistica 2 atleti del Pararowing: Marco Carapacchio e Daniela De Blasis. Prenderanno quindi parte alla regata 2 atleti non vedenti del Donauhort Ruderverein di Vienna, David Erkinger e Gerarld Ziniel con i loro accompagnatori, anch’essi atleti del circolo viennese, gli atleti italiani della squadra paralimpica del C. C. Aniene Luca Agoletto, Daniele Stefanoni e Ludovica Tramontin, tornati da poco dalla gara internazionale di Gavirate, nonché l’atleta ipovedente Marco Carapacchio, PR3 del Circolo Canottieri 3 Ponti.
Un po’ di storia
Nel 1913 George Clifford Brown, preside del Worcester College per non vedenti, istituisce una sezione di canottaggio nel proprio liceo. La presenza di un timoniere fa sì che gli alunni possano gareggiare contro i propri pari normodotati e prendere parte a numerose regate come ad esempio il Thames Challenge Cup nel 1927. Nel 1945, i veterani americani non vedenti decidono di partecipare alla regata del Navy Day, riuscendo a coinvolgere canottieri dell’Esercito, della Marina e dei Marines. Il primo evento riconosciuto dalla Fédération Internationale des Sociétés d’Aviron (FISA) è la Coppa del Mondo organizzata nel 1991 in Olanda. Quattro anni dopo, nel 1995, il canottaggio paralimpico trova spazio ai Mondiali di Tampere (Finlandia) come evento dimostrativo. Nel 2002 viene integrato in maniera ufficiale nel programma dei Mondiali. L’esordio paralimpico avviene in occasione di Pechino 2008.
L’appoggio della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale
Il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale già assicurato durante le due imprese precedenti, è stato offerto al Circolo Canottieri 3 Ponti anche quest’anno, nella consapevolezza di quanto sia fondamentale per l’avvio e la buona riuscita della complessa organizzazione che accompagna la discesa. La Fondazione opera senza vincoli territoriali nei campi della Sanità, della Ricerca scientifica, dell’Assistenza alle categorie sociali deboli, dell’Istruzione e Formazione, dell’Arte e Cultura, e il suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, ex atleta egli stesso, appoggia con convinzione la diffusione dei valori più alti dello Sport come quelli della inclusione e della solidarietà. Un’impresa come questa, difficile in sé, mette alla prova i suoi atleti e i loro accompagnatori sull’applicazione di tali valori, che trovano nel prestigio dell’evento un mezzo privilegiato per raggiungere il grande pubblico dello Sport. Da qui la decisione della Fondazione e del suo Presidente di essere di nuovo a fianco dell’impresa.