Innovazione sostenibile, per prendersi cura del benessere delle persone

Operare nella società come azienda responsabile, attenta alle problematiche della contemporaneità e votata a un approccio sostenibile a tutti i livelli – sociale, economico, ambientale. Questa è la mission del Gruppo Pellegrini, azienda fondata nel 1965 da Ernesto Pellegrini, 5 come “Organizzazione Mense Pellegrini” e individua subito nel servizio completo al cliente la sua vocazione, ponendosi l’obiettivo di ampliare capacità e competenze per realizzarla.

Oggi è un’azienda che conta circa 9.000 dipendenti e che spazia in diversi ambiti della fornitura di servizi:  partner di riferimento nel mercato dei servizi: dalla ristorazione alle forniture alimentari, dai buoni pasto al welfare aziendale, dalla distribuzione automatica alla pulizia e servizi integrati.

La sensibilità alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti è da sempre un concetto chiave dell’approccio dell’azienda, che negli anni ha investito e continua a concretizzare scelte strategiche che tengano conto di questi aspetti.

Ce ne parla Andrea Fumagalli, Direttore Accademia Pellegrini e CSR – Pellegrini S.p.A.

Andrea Fumagalli, Direttore Accademia Pellegrini e CSR – Pellegrini S.p.A.

“Vivi meglio, Vivi Sostenibile” è la filosofia del Gruppo Pellegrini. Il concetto di sostenibilità è evoluto nel tempo? Se sì, come?

Considerando il lungo cammino compiuto in azienda in ambito di Sostenibilità e la costante attenzione e spinta esercitata in tal senso dalla Vice Presidente Valentina Pellegrini, il concetto di sostenibilità è acquisito, condiviso e consolidato all’interno della struttura societaria, in tutte le sue parti e a tutti i livelli.

Ciò che, nel corso degli ultimi cinque anni, si è evoluto in Pellegrini relativamente alla Sostenibilità, sono la sua declinazione e la sua portata, che sono cresciute e si sono ampliate con un’accelerazione elevata, grazie ad investimenti e sforzi focalizzati a rispondere ai sempre più stringenti obiettivi di sostenibilità 2030 dell’ONU, nell’ottica di essere un solido supporto per i nostri clienti che sono parimenti impegnati a compiere lo stesso percorso. Possiamo ritenere la Sostenibilità come quell’elemento che, anche se nato in origine per esclusiva motivazione etica, è maturato rapidamente e strutturalmente fino ad arrivare a un livello valoriale dei processi aziendali, per cui ci guida in tutte le scelte e progettualità nel rispettare la nostra mission: prenderci cura del benessere delle persone, come partner dei servizi alle imprese in tutte le forme rappresentate dalle nostre linee di business, senza mai dimenticare il sostegno alle comunità e al territorio in cui operiamo.

Come la parola sostenibilità si concretizza nel vostro lavoro?

Un modo sintetico per comprendere facilmente l’azione della Pellegrini può essere qui rappresentato dall’insieme degli Obiettivi 2020-2030 che ci siamo dati, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite; sono il frutto di un percorso iniziato nel 2019 con la definizione della nostra prima matrice di materialità e il coinvolgimento di oltre 40 stakeholder (interni ed esterni alla società), cui hanno fatto seguito delle costanti fasi di aggiornamento e rivalutazione annua. Il Piano incluso nella Relazione Annuale del 2022 è stato declinato in 35 obiettivi specifici, articolati su 10 temi chiave:

  • Sostenibilità della filiera
  • Benessere delle nostre persone
  • Riduzione degli impatti CO2
  • Ricerca e innovazione
  • Etica e integrità
  • Ascolto e soddisfazione dei clienti finali
  • Promozione della cultura alimentare
  • Qualità e sicurezza nutrizionale
  • Riduzione degli sprechi ed economia circolare
  • Impegno per il territorio

Riteniamo che siano le nostre scelte, il modo di sviluppare la nostra ricerca dell’innovazione, l’approccio e l’esecuzione dei nostri progetti ad avere il compito di raccontare il nostro fare sostenibilità, più che cercare strade per una rappresentazione attraverso la parola in sé.

L’Accademia Pellegrini: quali sono i suoi obiettivi e come opera? In generale quanto la ricerca e la formazione sono importanti e implementati per l’attività del Gruppo?

La Pellegrini ha fatto dell’innovazione e della costante ricerca dell’eccellenza al servizio del cliente uno dei punti cardine della sua filosofia aziendale sin dalla propria fondazione nel lontano 1965. Di fatto, l’Accademia Pellegrini, nata proprio dalla volontà della Vice Presidente Valentina Pellegrini nel 2015, ha voluto da subito essere l’espressione pratica dell’impegno imprenditoriale nel dotarsi in modo organico di un centro dedicato alle nostre attività di ricerca, sviluppo e formazione, ossia di innovazione sostenibile.

Dalla ristorazione, alle forniture alimentari e all’industria lavorazione carni, dal vending, passando alle soluzioni di welfare e buoni pasto fino alla pulizia e servizi integrati, l’Accademia agisce trasversalmente alle diverse linee di business dell’azienda con l’obiettivo di ricercare, studiare ed elaborare proposte e soluzioni all’avanguardia che non solo vadano incontro alle esigenze dei clienti ma le anticipino il più possibile.

I prodotti della linea Sceltissimi (elaborati secondo un rigido disciplinare per il rispetto del benessere del consumatore e con claim nutrizionali sviluppati in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia), il progetto “La Squadra del Gusto” di educazione alimentare da divulgare in ambito di scolastico e i vari progetti rivolti alla parte di popolazione più fragile e ai propri caregiver, come i disfagici e i soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, rappresentano solo alcuni degli importanti risultati di questo lavoro, in continuo divenire.

La sostenibilità ci guida in tutte le scelte e progettualità nel rispettare la nostra mission

Per quanto riguarda il welfare e il benessere dei vostri dipendenti e di tutti gli attori che vengono a contatto con voi, qual è la vostra filosofia e con quali percorsi la mettete in pratica?

Come promotori ed erogatori di servizi e piani di welfare aziendali crediamo sia necessario e coerente riflettere anche all’interno del nostro Gruppo tutto quell’insieme di azioni e servizi che ogni giorno proponiamo a favore dei lavoratori, dei nostri clienti e delle loro famiglie.

Non mi soffermerò sulla questione smartworking che, dopo essere stata un’inevitabile necessità nel periodo covid, è oggi entrata nelle abitudini di molte società come un fattore altamente incisivo nella competitività delle imprese stesse oltre che un elemento attrattivo e di fidelizzazione delle risorse. Ma quello che però ci ha portato il post-pandemia è anche un nuovo e maggiore focus sul concetto di favorire la conciliazione dei tempi di vita/lavoro ed il miglioramento dell’efficienza e produttività aziendale. Noi lo approcciamo in ottica di voler rispondere ad un’esigenza, creando un piano su misura, prima ancora di vendere un semplice prodotto; svolgiamo indagini, intervistiamo le funzioni coinvolte per mappare i bisogni dei potenziali fruitori e, anche grazie ai nuovi strumenti e potenzialità offerti dall’AI, studiamo la popolazione destinataria delle soluzioni da personalizzare, per un welfare sempre più tailor made.

Il pubblico con cui si interfaccia la Pellegrini è ampio e per assicurare un confronto continuo e aperto a tutti, abbiamo elaborato un piano di ingaggio che segue cinque fasi fondamentali:

  1. mappatura, ovvero identificazione dei principali stakeholder da coinvolgere, gli obiettivi del coinvolgimento e le tematiche da sottoporre;
  2. pianificazione, analisi e verifica dei livelli di coinvolgimento, il posizionamento degli stakeholder nei confronti del Gruppo, le risorse necessarie e i margini di movimento;
  3. sviluppo e/o rafforzamento delle iniziative di dialogo e coinvolgimento;
  4. avvio delle attività di coinvolgimento più in linea con le esigenze aziendali e quelle dei propri stakeholder;
  5. monitoraggio raccolta e comunicazione dei dati sulla gestione attraverso le pratiche di rendicontazione, quali la Relazione Annuale, il Bilancio Sociale e tutti gli altri strumenti di comunicazione.

Questa è la nostra ricetta per un approccio etico al business che punta al benessere e soddisfazione di tutti i suoi attori e di tutte le sue componenti principali, anche e soprattutto in un’epoca di continui cambiamenti ed evoluzioni sia tecnologiche che dei nostri stili di vita, come non mai negli ultimi decenni.

Attraverso la Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS vi descrivete come ‘costruttori di comunità’. Che cosa è la comunità e come si costruisce?

Nata nel 2013, la FEPO si propone di dare aiuto a chi si trova in situazione di temporanea difficoltà attraverso numerosi progetti per il sociale.

L’esempio più emblematico di questo impegno è il Ristorante Solidale Ruben, un incubatore di relazioni che vuole contribuire allo sviluppo di comunità, aiutandole a risollevarsi dalle loro difficoltà. In un’epoca dove il disagio si manifesta anche attraverso una nuova forma di povertà sempre più diffusa, ovvero quella derivante dalle difficoltà economiche che sopraggiungono dall’insufficienza di reddito in contesti metropolitani sempre più costosi o dalla completa e improvvisa perdita di capacità di spesa per la perdita di un lavoro, il ristorante offre ai propri ospiti, una sospensione momentanea dal bisogno e un momento di ricarica.
Un ambiente curato, dove potersi sentire a casa; un luogo dove ritrovarsi con il proprio nucleo famigliare in occasione di uno dei momenti più importanti della “normale” quotidianità: la cena. Un posto e un momento in cui ci si possa stare insieme, dedicato alle relazioni umane e sociali, supportato dalla presenza dei nostri volontari, per aiutare persone che hanno incontrato impreviste difficoltà nel proprio percorso di vita, regalando loro non solo un momentaneo sostegno, ma l’opportunità di ritrovare dignità e opportunità di risollevarsi.

Ma non vi è solo questo. Un altro esempio dell’impegno sociale della Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus è il risultato di uno studio con l’Università degli Studi Bicocca di Milano, il progetto Marker, focalizzato sulla comprensione delle cause che portano a condizioni di disagio economico e sociale nella comunità, oltre che di individuazione degli elementi che determinano un percorso di cronicità o, al contrario, di ripartenza. Ne è emerso che le persone hanno bisogno di ritrovare fiducia nelle proprie competenze per avviare con successo un percorso di uscita dalla situazione di disagio in cui si trovano loro malgrado.

Nel 2022 è nato il progetto Tutor: un’iniziativa che vede co-protagonisti i nostri volontari impegnati in attività di formazione continua, al fine di orientarsi in una dinamica di ascolto e osservazione partecipante atta a perseguire il ritrovamento di una prospettiva, per chi crede di non averla. Progetto Tutor offre la possibilità di una prospettiva a chi oggi sta subendo un colpo durissimo al proprio piano di vita, soprattutto quando arriva a seguito di fatiche, tentativi, piccoli slanci e battute di arresto già sperimentate in faticosi precedenti tentativi di ripresa.

In generale, l’obiettivo della nostra Fondazione non è quello di cercare di tamponare una situazione di fragilità, ma al contrario quello di risanare attraverso percorsi mirati al reinserimento dei soggetti nella comunità, donando loro una nuova normalità.

Leggi anche: Inclusione e autismo, Pellegrini e Gruppo Sapio per lavoro e socializzazione

Nella vostra esperienza, che cosa è il Quoziente Humano per Pellegrini? Quanto è importante e come impatta sul buon funzionamento in una organizzazione estesa e complessa come la vostra?

Per una società come la nostra, impegnata continuativamente nell’erogazione di servizi alle persone, è il patrimonio fondante di ciò che facciamo. Noi parliamo spesso di Capitale Umano: risorse da attrarre e trattenere, su cui investire e di cui prendersi cura in termini formazione e benessere. Perché sono le mani e i sorrisi che preparano e servono con passione i pasti per i nostri oltre 200.000 commensali di tutti i giorni, sono gli occhi e le braccia delle persone che quotidianamente sanificano con cura e attenzione migliaia di ambienti di lavoro in cui operano i nostri clienti e sono le orecchie che ascoltano le esigenze dell’ampia platea di utenti per cui operiamo, oltre che il volto della nostra azienda sul campo… in sostanza, per noi, il Quoziente Humano è l’azienda e l’attenzione ad esso è un punto imprescindibile.

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