Dal territorio per il territorio. I residui di produzione a km zero diventano nuovi prodotti a km zero, è l’impegno al centro del protocollo d’intesa firmato lo scorso 14 giugno tra Aipec (l’Associazione italiana degli imprenditori per una economia di comunione), CNA Torino, Movimento Mezzopieno – Semi Onlus e Sermig Rete per lo sviluppo sostenibile Onlus per dare vita a una nuova cultura dello scarto denominata inPERFETTO.
Il progetto nazionale, in fase di start up, coinvolgerà a livello pilota settecento imprese artigiane e Pmi dei Comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco appartenenti a nove comparti produttivi: dall’alimentare alle costruzioni, dalla moda alla lavorazione del legno, fino alla meccanica.
Lo scarto di lavorazione come punto di forza
L’obiettivo, spiegano da AIPEC, è partire dal territorio, dalle piccole realtà produttive “vera ossatura del comparto manifatturiero italiano, con tutte le loro specificità e imperfezioni, trasformando i loro residui di produzione in sottoprodotti destinati ad altre produzioni da sviluppare sullo stesso territorio, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali”.
Sono già diverse le aziende socie AIPEC che nel loro quotidiano si impegnano per una nuova politica dello scarto, “inPERFETTO è un progetto che mette al centro lo scarto di lavorazione come punto di forza anziché elemento di fragilità – spiega Livio Bertola, presidente AIPEC -. Come AIPEC ci impegniamo in questo progetto a lavorare insieme a realtà importanti affinché si trovino soluzioni innovative per il riutilizzo degli scarti. Il nostro obiettivo è cercare di azzerare lo spreco e promuovere la cultura del recupero come nuova chiave per guardare al futuro con più fiducia”.