Giovani di età compresa tra i 16 e 25 anni, che non studiano e non lavorano. Sono i NEET, secondo i dati Istat in aumento, con conseguenze socio economiche sempre più evidenti portate dalla pandemia Covid-19: a oggi, in Italia, 2 milioni e 157 mila, con un’incidenza del 23,9%, in aumento rispetto alla fine del 2019 (22,2%); 26,5% le ragazze, mentre per i ragazzi il valore è di poco inferiore alla media (21,5%). Nel complesso un primato negativo in ambito europeo, con un distacco del 10% dalla media dell’Unione (12,5%).
A loro, in particolare ai ragazzi che vivono nell’area del quartiere Comasina a Milano, è dedicato il progetto ‘Lavoro di Squadra’, realizzato da ActionAid con il contributo di Z Zurich Foundation e in collaborazione con Fondazione Human Age Institute, A&I cooperativa sociale, Istituto Italiano di Fotografia e il patrocinio del Municipio 9 di Milano.
Il percorso, giunto alla sua terza annualità, punta all’inclusività di ragazzi e ragazze che vivono situazioni di fragilità e vulnerabilità, di natura economico-sociale, famigliare e relazionale. Nel rispetto delle misure sanitarie e dei protocolli anti-contagio, ha l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi e le ragazze in un percorso che coniuga attività volte a promuoverne l’empowerment socio-economico, come la street photography, l’allenamento motivazionale, attività laboratoriali e di career coaching.
“Le conseguenze generate dal Covid-19, soprattutto nel tessuto economico e sociale, sono sempre più evidenti. Anche i giovani NEET, in particolare le ragazze, ne sono fortemente colpiti ed è per questo che dobbiamo intervenire con urgenza dando loro strumenti e un’occasione reale per ripartire motivati e consapevoli delle loro capacità. Abbiamo quindi adattato il percorso al contesto complesso che viviamo quest’anno per sostenerli ed essere ancora più vicini ai loro bisogni”, spiega Chiara Parapini, project manager ActionAid.
Questa edizione presenta alcune novità. A seguito dell’emergenza sociale causata dal Covid-19, i partecipanti avranno in dotazione tablet con connessione internet e seguiranno un corso di alfabetizzazione digitale propedeutico all’avvio del progetto. Inoltre, le aziende del territorio verranno coinvolte in percorsi di sensibilizzazione per incentivare l’adozione di misure per l’inclusione lavorativa dei partecipanti e saranno infine previsti dei webinar aperti anche ai ragazzi e ragazze che non sono parte del progetto ma che necessitano di strumenti di formazione e orientamento al lavoro.
“I dati sui giovani italiani di età fra i 15 e i 29 anni che non studiano o non lavorano sono in drammatico aumento. Grazie al supporto della Z Zurich Foundation, sosteniamo per il terzo anno consecutivo il progetto Lavoro di Squadra perché vogliamo dare un contributo concreto al futuro dei nostri ragazzi. Vogliamo accompagnarli lungo un percorso di crescita e formazione in grado di valorizzare le loro capacità e inclinazioni per aiutarli a intraprendere in autonomia la propria strada” dichiara Federica Troya, Head of HR and Services per Zurich Italia.
La voce dei ragazzi
Lavoro di squadra è un progetto nato ormai nel 2014, e negli anni implementato ad Alba (CN), Bari, Milano, Reggio Calabria e Torino, che ha intercettato complessivamente 635 ragazzi e ragazze. Nell’ultima edizione, a Milano, la quasi totalità (24 su 26) dei giovani che hanno concluso il percorso si è riattivata, trovando un lavoro o riprendendo gli studi, altri stanno seguendo tirocini in aziende oppure corsi di formazione. Ragazzi come Gabriele, che si racconta in questo video
O come Martin, che al progetto ha partecipato e così lo ha vissuto: “Questo percorso è stato molto importante. Prima mi sentivo un ragazzo timido, poco capace nel fare certe cose, un po’ bloccato e con poca voglia di volermi buttare. Invece adesso grazie a Lavoro di Squadra e alle molte cose che ho imparato sono il ragazzo che vorrei essere nel futuro, un ragazzo capace e consapevole delle proprie capacità, di voler rischiare un po’ nella vita e di voler uscire dalla zona di confort. Ognuno ha dentro di sé qualcosa di speciale e piano piano sto scoprendo di avere delle abilità”