Il G20 Empower, l’alleanza internazionale che riunisce i rappresentanti del settore privato e le controparti governative con l’obiettivo di promuovere la leadership femminile, ha presentato il risultato dei lavori realizzati nell’anno di Presidenza italiana. Il lavoro svolto dal gruppo è stato raccolto nel G20 Empower Playbook 2021, un documento pragmatico unico nel suo genere, realizzato in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG), che raggruppa oltre 150 esperienze di aziende e organizzazioni di 23 diversi paesi per promuovere l’avanzamento delle donne in posizioni di leadership, fornendo esempi di azioni e di politiche concrete adottate da alcuni rappresentanti internazionali nel settore privato.
Il documento si pone due obiettivi molto concreti: diffondere a livello globale le “best practices” già implementate da alcune aziende private per consentire a tutti di acquisire idee e strumenti che possano essere adottati e adattati ai diversi contesti e permettere ai governi dei paesi del G20 di utilizzarle come fonte d’ispirazione per la realizzazione di politiche pubbliche.
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Il Playbook 2021 si concentra sui tre temi al centro del lavoro di G20 EMPOWER:-
KPI e misurazione, ovvero la definizione di obiettivi concreti e la misurazione dei progressi fatti per promuovere la leadership femminile;
Sviluppo di una talent pipeline per rimuovere le barriere che limitano l’avanzamento professionale delle donne, accelerando inclusione, diversità ed equità;
Educazione, formazione e sviluppo per ripensare il modello di leadership e attuare dei programmi che promuovano le competenze necessarie per supportare l’empowerment femminile.
Tra le “best practices” già adottate da alcune realtà italiane di diversi settori si distinguono politiche per attrarre e promuovere talenti femminili, politiche di lavoro flessibile e di eliminazione del divario salariale, iniziative per aumentare la consapevolezza del valore della diversità, attività per lo sviluppo e la mentorship di donne dall’elevato potenziale, progetti per la crescita professionale e della leadership, affinchè a loro volta le donne in posizioni apicali diventino modelli di riferimento.
“Il documento realizzato dal G20 Empower è un lavoro prezioso, che conferma la necessità di favorire con sempre più convinzione un’alleanza strategica tra pubblico e privato, con un costante incontro tra settori ed esperienze differenti”, spiega Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. “La promozione della leadership femminile e delle pari opportunità passa da una rinnovata capacità di collaborazione, a più livelli. Per liberare il talento delle donne, accrescerne la presenza in posizioni apicali e arrivare ad un modello più inclusivo e giusto, a partire dal mondo del lavoro. Il governo è impegnato esattamente in questa direzione con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, con la prima Strategia nazionale per la parità di genere e la riforma del Family Act. È la sfida da interpretare e vincere adesso per tracciare un futuro di opportunità, di sviluppo e di benessere per tutte e tutti”, conclude la Ministra.”Il lavoro svolto dal tavolo G20 Empower è di grande importanza e ha dimostrato come la sinergia tra paesi, settori ed esperienze diverse possa e debba diventare un valore da condividere. Le buone pratiche indicate nel G20 Empower Playbook 2021 e messe a disposizione si distinguono per l’approccio pragmatico tipico del mondo delle imprese e possono essere adottate di tutti sin da subito per realizzare il cambiamento. Ora non ci sono più scuse!”, afferma Paola Mascaro, Chair del tavolo G20 Empower e Presidente di Valore D.
“Dal G20 Empower Best Practice Playbook emerge chiaramente che non esiste una sola regola e iniziativa valida per tutti i contesti e i paesi”, commenta Laura Villani, Managing Director e Partner di Boston Consulting Group (BCG). “È fondamentale definire un portafoglio di iniziative di empowerment femminile, o più in generale di Diversity & Inclusion, che tengano conto degli obiettivi che si vogliono raggiungere e, allo stesso tempo, misurare i risultati ottenuti. In questo senso, è indispensabile individuare gli indicatori da monitorare nel tempo. Obiettivi, KPI e monitoraggio risultati sono, dunque, gli ingredienti essenziali da non dimenticare per poter progredire nel percorso di Diversity & Inclusion”.