Il corto dal titolo ‘Doing Time: A Woman’s View’ racconta le esperienze scritte da donne in carcere o libere dopo aver scontato la pena. Il progetto di scrittura intesa come arte terapeutica è un’iniziativa congiunta del Columbia Center for Justice e di V-Day’s Beyond Incarceration Project, in collaborazione con Rehabilitation Through the Arts e Human Pictures.
Il video mette in scena il vissuto delle donne, che attraverso la narrazione scritta nel percorso Tight/Write to Heal hanno condiviso le conseguenze dell’incarcerazione su se stesse, le famiglie e le comunità.
La scrittura come mezzo per esprimere se stesse e trasformare esperienze difficili
La scrittura diviene una forma di espressione terapeutica, in quanto trasformativa di traumi e ferite osservati e narrati.
L’obiettivo del corto è connotare di umanità le vite di donne, in particolare quelle di colore, che fin dall’infanzia hanno spesso dovuto affrontare razzismo, violenza e barriere culturali. Storie di reclusione diventano quindi occasioni per riflettere su se stesse e da cui ripartire.
Perché raccontare storie di donne in carcere
“Riteniamo che sia giunto il momento per le donne colpite dal sistema giudiziario di raccontare le proprie storie – dichiarano i referenti di Tight/Write to Heal -, con la propria voce, su come hanno vissuto l’incarcerazione e cosa ha fatto alle loro vite all’interno e dopo essere state rilasciate. riconoscendo il danno che abbiamo fatto e il trauma che abbiamo vissuto durante i nostri viaggi verso la guarigione”.
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