La visita in Buzzi Unicem durante la Green Week
La visita in Buzzi Unicem durante la Green Week

Oltre 2000 presenze alla Green Week, il Festival della Green Economy

Si è chiusa domenica 11 luglio 2021 a Parma l’edizione 2021 della Green Week, il Festival della Green Economy promosso da ItalyPost con il Corriere della Sera, La Gazzetta di Parma e il sostegno di Credit Agricole e Lago, che ha registrato il tutto esaurito negli oltre 40 incontri e confronti della kermesse, registrando oltre 2.000 presenze, le uniche consentite e possibili con le normative attuali. Molti interessati, purtroppo, non hanno trovato posti disponibili e, come altre diecimila persone che non si sono potute recare a Parma, hanno partecipato alla manifestazione seguendola nei diversi canali social attrezzati dagli organizzatori.

A testimoniare il ruolo di primo piano a livello nazionale su questi temi raggiunto dall’appuntamento è stata la massiccia e qualificata presenza di imprenditori e manager che, nonostante il periodo estivo, sono voluti intervenire in presenza per testimoniare il loro impegno diretto e l’importanza strategica che ha la sostenibilità nelle loro scelte industriali.  

Uno dei momenti cardine della manifestazione è stata certamente la cerimonia di inaugurazione del Festival, quando Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, ha evidenziato come, dai risultati della ricerca, elaborata a partire dal rapporto GreenItaly 2020, “è emerso che sono oltre 175mila le imprese del nord che negli ultimi 5 anni hanno investito in prodotti e tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di anidride carbonica. I risultati non si sono fatti attendere: queste imprese hanno dimostrato di essere più competitive, attirando investimenti e nuove assunzioni”.

proprio il rapporto tra aziende e sostenibilità è stato uno dei leit motiv della Green Week, grazie anche alla presenza di imprenditori e manager di spicco, come il presidente di Davines, Davide Bollati, che ha affrontato assieme ad Andrea Illy Maria Paola Chiesi il tema della regenerative economy, o Eric Ezechieli, co-founder Nativa, Massimo Mercati, amministratore delegato Aboca, e Roberta Pontrelli, responsabile amministrazione e finanza di Panino Giusto, che hanno parlato dell’impatto delle “Benefit Corporations”; di grande interesse anche il dialogo tra Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile con il sindaco di Parma, il confronto tra  Aldo Bonomi, sociologo, direttore AAster, Roberta Fileni, vicepresidente e amministratore delegato Fileni Alimentare, e Andrea Pontremoli, amministratore delegato e direttore generale Dallara, con la loro riflessione sul ruolo dell’impresa nello sviluppo del capitale sociale nella fase post-Covid.

La conferenza su città sempre più green alla Green Week

Al centro del dibattito, però, anche riflessioni sugli obiettivi green del Next Generation EU, offerte da un “confronto tra sindaci” che ha visto la partecipazione di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e vicepresidente Anci, e Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona; o sulle strategie per la ripartenza del Made in Italy, in un dialogo tra Nicola Bertinelli, presidente Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Gianpiero Calzolari, presidente Gruppo Granarolo, Camilla Lunelli, contitolare e direttore comunicazione Cantine Ferrari, e Paolo De Castro, deputato Parlamento Europeo. La manifestazione di Parma è stata anche l’occasione per affrontare questioni più concrete come lo sviluppo di un’industria dell’acciaio “verde” in Italia, con contributi di Roberto Conte, amministratore delegato I.Blu – Gruppo Iren, Carlo Mapelli, docente di Metallurgia Politecnico di Milano, e Giuseppe Pasini, presidente Feralpi Group. 

Ad arricchire la qualità del pubblico e del dibattito anche un gruppo di oltre 300 universitari e ricercatori provenienti da tutte le migliori università italiane, che hanno approfondito le varie sfaccettature della sostenibilità, sia nei tre giorni di incontri a Parma che visitando, nei giorni immediatamente precedenti, 38 Fabbriche della Sostenibilità, sparse in tutta Italia, dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, dalla Campania alla Lombardia, passando per Toscana ed Emilia-Romagna, e fino al Trentino. Aziende, cantieri, centrali hanno aperto le porte per far toccare con mano i principi dell’economia circolare e delle filiere verdi. Durante il tour delle Fabbriche della Sostenibilità, gli studenti e i ricercatori hanno potuto visitare gli impianti Snam, come quello di Azzano Decimo (PN) gestito dalla controllata IES Biogas, dove si è riusciti a raggiungere l’autosufficienza in collaborazione con la Società agricola Principi di Porcia e Brugnera, aziende simbolo del riciclo e dell’economia circolare come Amorim CorkLaPrima PlasticsLucaprintSaib, Dal Maso Group e Fomet, specializzate rispettivamente sul recupero di sughero, materiali plastici, cartone, legname, sali da scarto per la conservazione delle pelli e lavorazione dei letami per fertilizzanti agricoli. Le visite hanno incluso anche il mondo della conceria come Dani Conceria Montebello, quello della grande produzione agricola con MuttiConsorzio Melinda e Cielo e Terra, prima in Italia ad aver introdotto il lean management in un’ottica di cambiamento e miglioramento. E ancora: Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria che da sempre investe su tecnologia, innovazione e sostenibilità, il DHL Express International Malpensa Hub presso l’Aeroporto di Malpensa si è mostrato come eccellente esempio di connubio tra innovazione e sostenibilità.

Presenti anche le produzioni industriali di ABS – Acciaierie Bertoli Safau, Camomilla Italia, Dallara, Davines, Feralpi Group, Buzzi Unicem, Verallia, Laterlite, FITT, IRSAP, Kerakoll, Lago, G&G Service, Opem, Tessuti di Sondrio, Zordan, Whirlpool e Officine Mario Dorin, e lo smaltimento di rifiuti e scarti di produzione di Etra, Medio Chiampo e Iren, che ha aperto le porte del PAI Polo Ambientale Integrato di Parma, un insieme di impianti progettati per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi, con un termovalorizzatore cogenerativo che nasce dalle migliori tecnologie esistenti, e del PAD Parco Acque depurate di Mancasale, impianto che si distingue come primo impianto di riuso delle acque in Emilia-Romagna.

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