Rifiuti: a Capannori (Lu), primo Comune certificato ‘zero rifiuti’, al via il Festival del riuso

Non solo a fianco dei minori per la tutela dei loro diritti e contro la povertà educativa, ma anche in prima linea per una società dei consumi sostenibile e rispettosa dell’ambiente. È la Fondazione Reggio Children- Centro Loris Malaguzzi di Reggio Emilia che, insieme al centro di riuso della città del Tricolore “Remida” e al Comune di Capannori, in provincia di Lucca, è tra i principali partner di un progetto internazionale finanziato dall’Unione europea per 2,9 milioni su un totale di 3,2. Si chiama Reusemed” e il suo scopo è creare in Italia, Giordania, Spagna e Tunisia reti municipali basate su circuiti di riutilizzo di materiali come mobili, libri, vestiti, elettrodomestici, apparecchiature elettriche ed elettroniche e cibo a cui dare una “seconda vita”, promuovendo inoltre buone pratiche ambientali (come il compostaggio) e sociali (ad esempio programmi di baratto). Le realtà coinvolte per fare sì che queste reti diventino autosostenibili nel medio termine sono in particolare Cordoba in Spagna, Capannori in Italia, New Deir Allaa in Giordania e Sakiet Ezzit in Tunisia. 

Intanto, proprio nell’ambito di questo progetto sabato 9 e domenica 10 luglio a Capannori si terrà il primo ‘Festival del Riuso’ promosso dal Comune – il primo italiano certificato a “rifiuti zero”- realizzato in collaborazione con Ascit, Centro di Ricerca rifiuti Zero e l’organizzazione di “Lillero-Il vero mercato del baratto”. La “due giorni” si svolgerà al mercato di Marlia dalle 16.30 alle 24 e accenderà i riflettori sulle tante realtà locali che si occupano di riuso nelle varie filiere, dando spazio anche a stand di associazioni ambientaliste e artigiani che producono oggetti a partire da materiali di scarto.

Le tavole rotonde e gli appuntamenti dedicati ai diversi aspetti della gestione dei rifiuti saranno poi accompagnate da concerti live e momenti conviviali di buona tavola.

Carla Rinaldi, presidente di Fondazione Reggio Children, ribadisce l’adesione convinta al festival “che richiama, oggi più che mai, davanti alle manifestazioni drammatiche della crisi climatica, a buone prassi di rispetto delle risorse del pianeta”. Prassi “partecipate e condivise da intere comunità- continua Rinaldi- che Capannori e altri Comuni stanno portando avanti convintamente, che generano anche a una migliore convivenza nelle nostre comunità”.

Capannori, sottolinea l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro “si caratterizza da più di 10 anni per una tradizione consolidata in tema di riuso con l’obiettivo di prevenire la produzione dei rifiuti e restituire una seconda vita ad oggetti di vario genere”. La festa, quindi, “rappresenta una tappa importante, oltre che del progetto Reusemed, del percorso da noi intrapreso per la creazione di un sistema municipale del riuso, con cui vogliamo fare un salto di qualità, che garantisca un perfetto coordinamento tra tutte le realtà esistenti, le supporti nel potenziare gli ottimi risultati già raggiunti e faciliti l’accesso dei cittadini ai circuiti del riuso dando loro un punto di riferimento unico”.

Tra le prossime azioni in programma, infatti, “ci sono l’istituzione di un punto informativo dedicato al quale i cittadini potranno rivolgersi per conoscere dove poter conferire i vari oggetti e materiali e la realizzazione una mappa dei luoghi del riuso in per poi arrivare alla creazione di una vera e propria ‘Cittadella del riuso'”, dice Del Chiaro. L‘obiettivo è fare di Capannori “la capitale europea del riuso”, conclude l’assessore.

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