Nel primo anniversario del Giardino Marco Adolfo Boroli, la Fondazione De Agostini e KCity Rigenerazione Urbana presentano la prima Valutazione d’Impatto Sociale (VIS) del progetto ‘Una piazza verde per Sant’Andrea’ a Novara.
La Fondazione De Agostini ha scelto di avviare un percorso di Valutazione d’Impatto Sociale utile a monitorare gli usi del parco, verificare la soddisfazione dei fruitori e analizzare i cambiamenti generati nel quartiere sulla base degli obiettivi iniziali del progetto, oltre a individuare le criticità emerse, per introdurre correttivi e innovazioni nel modello gestionale.
La valutazione è stata quindi concepita come un primo step di un percorso più ampio, ed è stata condotta nell’arco di sei mesi – da settembre 2019 ad aprile 2020 – iniziando simbolicamente il giorno dell’inaugurazione del Giardino, avvenuta il 20 settembre 2019.
Il Giardino Marco Adolfo Boroli rappresenta il primo esempio in città di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale di un’area di grande potenziale – per tanti anni lasciata al degrado e all’abbandono – dopo un lavoro di sistemazione paesaggistica e ambientale e di rigenerazione urbana collaborativa, affinché questo spazio di periferia potesse creare polarità attrattiva e diventare luogo di incontro e di socializzazione, non solo per il quartiere e i suoi abitanti, ma più in generale per tutta la città di Novara. Il progetto è stato avviato nel 2017, in collaborazione con il Comune di Novara, per volontà della Fondazione De Agostini di celebrare i suoi primi dieci anni di attività, restituendo alla città uno spazio riqualificato, nel quale la comunità potesse essere parte attiva nella gestione condivisa e partecipata del giardino, al fine di valorizzare spazi di pubblico interesse e attivare forme di cittadinanza attiva.
Per questo, nell’aprile 2019 è stato sottoscritto il primo Patto di Collaborazione tra la Fondazione De Agostini, il Comune di Novara, e le associazioni novaresi che si sono impegnati per una gestione congiunta del giardino: Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa sociale Aurive, Pro Natura Novara Odv, Associazione di promozione sociale Sermais, Associazione culturale Creattivi, Territorio e cultura Onlus, Officina della Danza, ASSA S.p.A. La firma del Patto ha rappresentato una momento fondamentale del percorso partecipativo di utilizzo sociale e della gestione condivisa del giardino da parte della comunità. Dopo l’inaugurazione, avvenuta il 20 settembre 2019, il Giardino è stato consegnato alla città e ai suoi abitanti ed è stato teatro di diversi eventi e occasioni di incontro e di socializzazione organizzati dalle associazioni del territorio e utilizzato anche dalla scuola primaria “P. Thouar”, che ha attivato percorsi educativi per i suoi alunni.
Aggregazione, percezione, fiducia, sesnso civico, sviluppo
La Valutazione d’Impatto Sociale, curata da KCity Rigenerazione Urbana, ha analizzato in modo prevalentemente qualitativo, la realizzazione dei primi risultati/outcome, per prefigurare la piena realizzazione degli impatti. La raccolta dei dati è stata effettuata attraverso interviste, focus group, un questionario, e diverse giornate di osservazione sul campo.Dall’analisi sono emersi cinque impatti principali: Aggregazione sociale nello spazio pubblico, Percezione di vivere in un luogo migliore, Fiducia nel cambiamento, Senso civico e attivismo per i beni comuni, Innesco di nuovi meccanismi di sviluppo sociale e urbano.
La VIS ha evidenziato che la riqualificazione del Giardino Marco Adolfo Boroli è considerata dai cittadini come un segnale importante di ripresa dell’attenzione delle istituzioni verso il quartiere di Sant’Andrea, e contribuisce a migliorare la qualità della vita dei residenti nell’immediato futuro. Dall’analisi è emerso che il Giardino è molto frequentatato sia individualmente sia in gruppo, prevalentemente da giovani famiglie, italiane e straniere, con bambini; ma anche dagli adolescenti e dai bambini della scuola primaria ‘P. Thouar’.
L’aggregazione sociale è uno dei primari obiettivi raggiunti e perseguiti da tutti i soggetti coinvolti nell’indagine. Insieme alla percezione di vivere il Giardino in modo sicuro, in tutti gli orari della giornata, invogliando le persone a frequentarlo e a svolgere in esso attività che prima non facevano. Il Giardino è stato inoltre pensato come luogo nel quale l’intera comunità di Sant’Andrea si può riconoscere e del quale si sente responsabile attivamente, grazie soprattutto all’impegno dimostrato dai firmatari del Patto che hanno manifestato la volontà di proseguire nella gestione partecipata del Giardino e di lavorare collettivamente coinvolgendo nuovi attori e anche singoli cittadini.
La manutenzione e la cura del verde affidata ad ASSA, con il contributo delle borse-lavoro sostenute dalla Fondazione De Agostini, ha garantito un presidio continuo e puntuale dello spazio pubblico, molto apprezzato dai cittadini.
Per quanto riguarda l’innesco di nuovi meccanismi di sviluppo sociale e urbano, il breve periodo entro il quale si è svolta la prima valutazione non ha permesso di esplorare appieno eventuali sviluppi di questo importante impatto. Tuttavia, il mantenimento delle attività è ritenuto un elemento chiave per la buona riuscita dell’iniziativa, soprattutto nel periodo della ripresa post-Covid, nella quale il Giardino potrà rivelarsi una risorsa e una potenzialità fondamentale per la vita sociale del quartiere.
La sintesi della Valutazione d’Impatto Sociale del Giardino Marco Adolfo Boroli è disponibile direttamente nell’home page del sito della Fondazione De Agostini.
I prossimi appuntamenti del Giardino
Dopo il periodo di lockdown, il Giardino è tornato ad essere un luogo vissuto quotidianamente dai novaresi e, con l’avvio dell’anno scolastico, soprattutto dai bambini della scuola primaria “P. Thouar”. Per i prossimi mesi sono già stati programmati alcuni eventi: la Festa dei Nonni, il 2 ottobre; la Festa degli Alberi, il 21 novembree l’iniziativa Rigiocattolo, il 13 dicembre.
La Fondazione De Agostini, con il Comune di Novara, sta lavorando alla sottoscrizione di un nuovo Patto di collaborazione che coinvolgerà tutte le associazioni firmatarie del primo accordo e vedrà il coinvolgimento anche di altre nuove realtà associative e di singoli cittadini che desiderano partecipare attivamente alla gestione sociale del Giardino Marco Adolfo Boroli. La sottoscrizione di un nuovo piano di utilizzo sociale, che possa rispondere in maniera innovativa ed efficace alle sfide poste dalla gestione e dall’uso dei beni comuni urbani, è prevista per la fine del 2020.
Questa Valutazione d’Impatto Sociale, commenta una nota, “ha consentito alla Fondazione De Agostini di comprendere maggiormente l’efficacia della propria azione e il riscontro positivo di questa prima analisi incoraggia la Fondazione e tutti gli attori che si sono adoperati a collaborare a proseguire con impegno e determinazione nella cura e nella gestione sociale del Giardino Marco Adolfo Boroli, e ad impegnarsi ulteriormente per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ad educare al bello le nuove generazioni che rappresentano il futuro del quartiere e della città di Novara”.