Accesso universale e inclusivo alle cure sanitarie. È la missione che da 40 anni si è data Médecins du Monde, presente in Francia e in 39 Paesi nel globo, l’associazione è impegnata nell’assistenza alle popolazioni più vulnerabili, a superare gli ostacoli nell’accesso alle cure e a denunciare gli attacchi alla dignità e ai diritti umani.
“Il nostro slogan, la salute prima di tutto, al primo sguardo ovvio, assume il suo pieno significato oggi nel contesto della pandemia globale. In prima linea dall’inizio del Covid-19, abbiamo potuto osservare le sempre più profonde diseguglianze sociali esacerbare la crisi – commenta Philippe de Botton, President of Médecins du Monde-. Il diritto alla protezione universal della salute e l’effettivo accesso alle cure per tutti non deve più essere l’utopia di pochi, ma una necessità assoluta”.
Se il virus ha attraversato le frontiere, ha raggiunto anziani e giovani, potenti e fragili – ricorda una nota -. Proprio come Medecins du Monde, che si muove nel mondo per fare in modo che nessuno resti escluso.
Ecco perché in questo anno senza precedenti, l’associazione desidera riaffermare il proprio ruolo dichiarando che se una malattia può raggiungere tutti indistintamente, allo stesso modo può Médecins du Monde. E questa è la promessa della campagna di comunicazione a firma dell’agenzia Marcel, diretta da Jessy Moussalem (Phantasm), con Julien Poupard direttore della fotografia (nominato ai César per la miglior fotografia ne I miserabili).
L’attore francese, nominato ai Cesar, Denis Menochet guida chi guarda attraverso una serie di immagini impattanti, molte delle quali ci sono familiari: famiglie incollate agli schermi, persone che fuggono dalle proprie case, anziani isolati, frontiere chiuse…In ogni scena l’eco della sua voce racconta: “Non importa chi sei o da dove vieni, ti raggiungerò”. Ma quello che sembra un messaggio di disperazione, è in realtà un messaggio di speranza, perché quella di Menochet non è la voce del virus ma quella dei collaboratori di Médecins du Monde, persone reali che lavorano per l’associazione.
Il film, in tv dal 17 al 31 dicembre e sui social media, è supportato da una campagna stampa e outdoor che suona come una dichiarazione di intenti, incoraggiando le persone a donare andando sul sito dell’organizzazione.
