Una scommessa, il cui punto di riferimento è l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, che punta a generare nuove economie per rigenerare persone, prodotti e perimetri. È quella della società benefit (RI)generiamo, punto d’incontro tra profit e no-profit, nata dall’incontro tra Leroy Merlin, Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco, l’Associazione Bricolage del Cuore, l’impresa sociale ConVoi Lavoro e la Cooperativa Liberitutti
Fondata come “società benefit”, stato giuridico introdotto nel 2016 e pensato per aziende for-profit che vogliono massimizzare il proprio impatto positivo sulla società e sull’ambiente, (RI)Generiamo rappresenta un’evoluzione dei modelli tradizionali di impresa. L’obiettivo è di promuovere un’economia che valorizzi, in un’ottica imprenditoriale, le persone nella loro diversità e le renda protagoniste nell’attuale sistema di mercato, riconoscendo valore ai prodotti da loro realizzati e generando nuovi perimetri. Il negozio, secondo questa strategia, si trasforma in punto di raccordo che crea relazioni tra le persone e che include le persone più fragili, in un’ottica di economia civile capace di produrre valore economico e sociale. Per verificare gli effetti sociali delle attività e orientare le strategie della nuova impresa benefit, è già stata avviata, in partnership con Associazione Isnet, una valutazione di impatto sociale previsionale, così da aumentare i livelli di consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti.
I primi progetti destinati a partire
Tra le prime iniziative di (RI)Generiamo ci sono GenerAtelier, rete di sartorie sociali che realizzerà mascherine a uso civile, shopper e prodotti per l’arredo tessile da scarti di tessuti certificati che saranno in vendita nei negozi Leroy Merlin Italia a partire dal 1° agosto, e i FormidAbili, iniziativa che prevede la fornitura di servizi per la cura del verde, la manutenzione e l’accoglienza attraverso l’inclusione e la valorizzazione di persone con disabilità e che partirà in fase sperimentale, nei punti vendita di Roma Fiumicino e Torino Moncalieri. Grazie al coinvolgimento del VivaIO di Agricoltura Capodarco prenderà il via anche il progetto Terra Inclusiva per la produzione di piante aromatiche attraverso l’integrazione di persone con disabilità mentali e psichiche. Nei prossimi mesi, inoltre, saranno avviate attività legate a lavori di manutenzione di spazi di organizzazioni no-profit, che coinvolgeranno persone in difficoltà occupazionale, e alla produzione di prodotti di origine forestale in boschi italiani a filiera corta, con l’obiettivo di generare modello inclusivo e sostenibile in territori montani a economia marginale e valorizzare le risorse e le tradizioni del territorio.
(RI)Generiamo è stata presentata lo scorso 8 luglio durante una conferenza stampa virtuale che ha coinvolto in qualità di relatori Enrico Giovannini, fondatore e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS); Mauro Del Barba, Presidente di Assobenefit; Alessandra Smerilli, Direttrice comitato scientifico SEC e Consigliere dello Stato Vaticano; Sonia Schellino, Vicesindaca e Assessora al Welfare del Comune di Torino, città in cui (RI)GENERIAMO ha la propria sede. Coordinata da Ilaria Signoriello di Cooperativa Agricoltura Capodarco e Forum Nazionale Agricoltura Sociale, l’evento ha visto inoltre la partecipazione di Mauro Carchidio, Direttore Sviluppo Leroy Merlin Italia e Presidente di (RI)GENERIAMO, e di Luca Pereno, Coordinatore Sviluppo Sostenibile Leroy Merlin Italia e Presidente dell’Associazione Bricolage del Cuore.
Profit, non profit e istituzioni
“(RI)Generiamo rappresenta un nuovo, importante passo in avanti nel consolidamento della strategia di sviluppo sostenibile di Leroy Merlin orientata alla generatività, con l’obiettivo di creare nuovo valore condiviso nei territori, nelle comunità e nelle persone con cui collaboriamo – ha sottolineato in occasione della presentazione lo scorso 8 luglio Mauro Carchidio, Direttore Immobiliare e Sviluppo Sostenibile diLeroy Merlin Italia e Presidente di (RI)Generiamo -. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo realizzato insieme ad Agricoltura Capodarco, Associazione Bricolage del Cuore, ConVoi Lavoro e Liberitutti, che ci ha permesso di diventare un’unica entità e di raggiungere un obiettivo ben preciso: dimostrare come l’unione tra profit e no-profit non sia solo uno slogan, ma un’impresa realizzabile nel concreto. Con (RI)GENERIAMO vogliamo dare vita a un modello di business realmente sostenibile, capace di includere le persone e di realizzare prodotti che abbiano un valore sociale importante, attraverso i quali coinvolgere e rendere partecipi i nostri clienti”.
“Oggi, l’opportunità delle società benefit e delle cooperative, come è accaduto nel secondo dopoguerra, può essere un’idea vincente per creare un’intera nuova generazione di imprenditori orientata allo sviluppo sostenibile”, ha sottolineato Enrico Giovannini, fondatore e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).
“Le società benefit rappresentano l’avanguardia di un nuovo modo di fare impresa. Coniugando profitto e beneficio comune, si assumono pienamente nuove responsabilità che costituiscono in maniere decisiva alla creazione di un nuovo modello di sviluppo economico sostenibile”, per Mauro Del Barba, Presidente di Assobenefit.
“La pandemia è un evento storico che ci ha messo di fronte alla necessità di compiere un cambio epocale. E nell’ambito dell’economia, è importante pensare a un’azione di ‘reset’, più che di restart”, ha dichiarato Alessandra Smerilli, Direttrice comitato scientifico SEC e Consigliere dello Stato Vaticano. Infine per Sonia Schellino, Vicesindacae Assessora al Welfare del Comune di Torino, “la rete, la capacità di collaborare, di confrontarsi, di guardare con occhi diversi ma con occhi che guardano insieme – ha dichiarato: sono gli elementi vincenti di questo progetto che sicuramente non può che fare bene alle nostre comunità”, ha dichiarato.