Negli ultimi anni si è parlato molto di investimenti ESG (Environmental, Social e Governance), una selezione degli asset basata su criteri collegati all’ambiente, alla sfera sociale e alla gestione aziendale, tendenza già in atto e accelerata dal Covid-19.
Tra le diverse tipologie di investimento, il mercato immobiliare rappresenta un segmento particolarmente interessante per l’ESG, poiché elementi come qualità e sostenibilità sono sempre più presenti nell’immobile.
Oggi i prodotti immobiliari più richiesti sono quelli in ottica Covid Free, nel rispetto delle vigenti misure di distanziamento interpersonale e anti-contagio, in grado di tutelare la salute delle persone che in tali spazi ci vivono, ci lavorano o semplicemente ci trascorrono del tempo.
Nonostante la location continui ad esercitare un ruolo fondamentale nelle scelte degli investitori e degli utilizzatori, con una maggiore propensione per le aree verdi, la componente ‘qualità’ acquisisce progressivamente importanza.
Si rivolge dunque particolare attenzione, non solo alle mura dell’immobile, ma soprattutto all’ambiente dove l’edificio è situato, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e al risparmio energetico.
“Gli immobili vincenti saranno quelli capaci di rispettare i canoni di flessibilità, sostenibilità, benessere personale, oltre a garantire sicurezza – dichiara Andrea Faini, CEO di World Capital -. Tale tendenza genererà una conseguente contrazione dei valori immobiliari degli edifici più obsoleti, che necessiteranno di opere di riqualificazione e di ammodernamento per restare al passo con la domanda del mercato. È dunque necessaria una continua valorizzazione degli asset immobiliari, oggi incoraggiata anche da interessanti agevolazioni fiscali, come per esempio il Superbonus.”