A seguito dell’elezione di Carlo Bonomi alla Presidenza di Confindustria, Alessandro Spada – già Vicepresidente Vicario di Assolombarda – subentra alla guida dell’Associazione in qualità di Presidente fino al rinnovo, la prossima primavera, della Presidenza per il quadriennio 2021-2025. È quanto ha stabilito il Consiglio Generale di Assolombarda, che ha altresì confermato l’incarico dell’attuale squadra di Presidenza fino a fine mandato per il quadriennio 2017-2021.
Alessandro Spada è attualmente membro del Consiglio di Amministrazione di VRV S.r.l. – attiva nel campo della progettazione e costruzione di apparecchi a pressione per l’industria chimica, petrolchimica e farmaceutica – in qualità di Vice Presidente, di IMB – Industrie Meccaniche di Bagnolo S.r.l., di FEMA Srl., di VRV Cryogenic Equipment PVT – Ltd. (India). È anche Presidente di Confidi Systema! e Presidente di Parcam Srl; membro del Consiglio della Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi; membro del Consiglio di ANIMP; e membro del CdA di NB Aurora.
“Da parte di tutta Assolombarda a Carlo Bonomi le congratulazioni per la nomina alla Presidenza di Confindustria, nella certezza che saprà essere all’altezza della grande sfida che ha davanti: difendere l’eccezionale valore dell’industria italiana e rilanciare il futuro produttivo del nostro Paese. Un lavoro che richiede grande coraggio, determinazione e visione: qualità che ha già dimostrato di avere, in questi anni di straordinario impegno, alla guida di Assolombarda, che oggi rappresenta un punto di riferimento importante sul territorio” ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda.
“In questa direzione proseguirà anche il mio lavoro – ha proseguito Spada –. Il Covid-19 ha portato alla luce le fragilità del nostro sistema economico e ci troviamo di fronte all’urgenza di ripartire pensando a nuovi modelli di sviluppo e organizzativi. Il tema della sostenibilità sarà centrale nella sua accezione più ampia, non solo economica ma anche sociale, insieme a quello della tecnologia, che sta disegnando una manifattura completamente diversa da quella a cui eravamo abituati. Ci aspettano anni difficili, che dovremo affrontare con la stessa dedizione e passione civile che le imprese investirono nella ricostruzione italiana. Lo sforzo a cui siamo chiamati è duplice. Quello innanzitutto di esercitare una fortissima azione che metta al centro dell’agenda pubblica interventi e misure di lungo respiro, volte a garantire intanto la massima tenuta di un tessuto produttivo piagato da un rallentamento senza precedenti. E poi quello di immaginare e lavorare per un rilancio energico del PIL capace di farci recuperare il gap di produzione e di reddito perduto rispetto al 2008 che ancora non avevamo colmato. La strada da percorrere è già segnata. Lavoriamo tutti insieme per la ripartenza”.