Nella Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, ogni anno il 5 febbraio, SpesaSospesa.org e Regusto presentano il resoconto dei beni alimentari recuperati e distribuiti alle famiglie più fragili sul territorio nazionale: oltre 9.000 tonnellate di beni di prima necessità, l’equivalente di 19 milioni di pasti.
Spesasospesa.org è il progetto di solidarietà circolare di Fondazione Lab00 ETS, nato nel 2020 per sostenere persone in difficoltà economica e sociale anche temporanea. Un modello che opera attraverso la piattaforma digitale Regusto, co-fondatore del progetto, tracciando i flussi.
Il meccanismo prevede che, così, le imprese alimentari e non alimentari, catene di distribuzione e produttori locali possano donare i prodotti in eccedenza o in scadenza, come venderli a prezzi sociali, con una certificazione degli impatti positivi generati grazie al mancato smaltimento del prodotto.
Da inizio progetto Spesasospesa.org ha, inoltre, raccolto più di 1,5 milioni di euro, fondi utilizzati per l’acquisto di beni di prima necessità messi a disposizione degli enti non profit.
Lo spreco di generi alimentari nel nostro Paese, sottolinea un comunicato, è un fenomeno che coinvolge produttori, distributori e consumatori. Secondo un’anticipazione del Rapporto ‘Il caso Italia’ dell’Osservatorio Waste Watcher International lo spreco alimentare in Italia torna a salire dell’8,05% rispetto a un anno fa, per un costo l’anno a famiglia di 290 euro e di 126 euro procapite. Complessivamente lo spreco nel nostro Paese ha un valore di oltre 13 miliardi, un dato che include quello domestico, che incide per quasi 7,5 miliardi, quello nella distribuzione di quasi 4 miliardi, oltre allo spreco in campo e nell’industria, molto più contenuto.
LEGGI ANCHE:
Mercati contadini, una scelta per alimentare un sistema cibo locale
Il cibo è coscienza