Una campagna per raccontare e promuovere l’adozione a distanza, immagina che il 2020 sia stato un anno bellissimo. È quella di The Jackal per Action Aid Italia.
“Se il 2020 fosse andato bene”, lanciata lo scorso 12 novembre, ha superato 5 milioni di visualizzazioni su YouTube e Facebook, le interazioni tra commenti, like e condivisioni sono state oltre 230.000, e il numero di utenti unici atterrati sui canali di ActionAid a novembre è aumentato del 39,4% rispetto allo stesso mese del 2019, passando da 156.227 a 217.788. Anche le donazioni medie giornaliere di novembre sono triplicate (+195%) rispetto ai dati di ottobre 2020.
“Siamo orgogliosi della collaborazione che ActionAid ha con The Jackal. Negli anni abbiamo sempre cercato di parlare di diritti umani in maniera originale, strappando sorrisi e abbattendo stereotipi e luoghi comuni legati alla solidarietà. Il successo di questa campagna, anche in termini di donazioni e adozioni a distanza, ne è la prova”, afferma Raffaella Lebano, Vice Segretaria Generale ActionAid Italia.
“Il video di fine anno dei The Jackal, in collaborazione con ActionAid, si può considerare ormai un appuntamento fisso ed attesissimo dalla nostra community. Uno dei principali temi per chi si occupa di branded content è come misurare l’efficacia dei contenuti e quanto questi funzionino, in questo caso possiamo dire che non vi è alcun dubbio che abbia funzionato e non potremmo essere più felici”, afferma Vincenzo Piscopo, Head of branded content & original Ciaopeople.
Sensibilizzare con un sorriso
La campagna dedicata all’adozione a distanza di quest’anno mostra un 2020 in cui tutto è andato per il meglio. Fra battute e un montaggio serrato Ciro, Fru e il resto del gruppo si trovano immersi in un anno di gloriose imprese sportive agli Europei, dove nessuno ha mai sentito parlare di Wuhan, il debito pubblico è stato estinto e i vigili del fuoco sono troppo annoiati per mancanza di incendi da spegnere. Tutto in questo ipotetico 2020 è andato talmente bene che i bambini che nel Sud del mondo che non sono andati a scuola per via del lockdown, e hanno perso il pasto assicurato dalle mense scolastiche, oltre che l’accesso a cure mediche sono solo 500.000. Sembrano troppi? Nella realtà sono 370 milioni. Ma grazie all’adozione a distanza si può ridurre il numero.
Sono oltre 130.000 i donatori che hanno scelto ActionAid per adottare a distanza un bambino, migliorando la sua vita e le condizioni della comunità in cui vive. Le attività dell’organizzazione sono sostenute da donazioni provenienti da famiglie, privati cittadini e aziende che vogliono migliorare il mondo attraverso l’adozione a distanza in Africa, Asia e America Latina.
A beneficiare dell’intervento non sono solo i bambini, ma anche le loro famiglie e le comunità in cui vivono. Complessivamente, con il contributo dei suoi sostenitori, ActionAid aiuta circa 5 milioni di persone. L’80% della donazione che si effettua per l’adozione a distanza viene destinato alla comunità dove vive il bambino con la sua famiglia per avviare o portare avanti programmi di sviluppo e progetti nei settori di competenza (istruzione, acqua, cibo, diritti dei bambini, delle donne, ecc.), mentre il restante 20% è utilizzato per le campagne di sensibilizzazione e per sostenere i costi, sia operativi sia di gestione, dell’organizzazione.