Umanesimo al femminile: a Firenze torna ‘L’Eredità delle Donne’. Gucci la sostiene

Dal 23 al 25 ottobre prossimi, la terza edizione del festival alla Manifattura Tabacchi di Firenze, dal vivo e in digitale

Scienziate, economiste, imprenditrici, politiche, scrittrici e artiste si confronteranno per tre giorni a Firenze su quale sarà il mondo post Covid e che le vedrà sempre più protagoniste. L’occasione è la terza edizione del festival ‘L’Eredità delle Donne’ diretto da Serena Dandini, un progetto di Elastica e di Fondazione CR Firenze con il supporto di Gucci per il terzo anno consecutivo e il patrocinio del Comune di Firenze, che si terrà dal 23 al 25 ottobre alla Manifattura Tabacchi.

Cosa hanno in comune, si chiedono gli organizzatori della manifestazione, i Paesi con le migliori risposte al coronavirus? Delle donne come leader. L’osservazione arriva da Forbes ed è solo uno degli spunti da cui parte la riflessione sul mondo di domani che sarà il filo rosso della manifestazione. Ci sarà bisogno di un ‘Nuovo Umanesimo’ per ripensare il nostro modo di abitare, di ‘usare’, di relazionarci con il pianeta attraverso il pensiero dei relatori che parteciperanno all’evento; i diversi incontri cercheranno di decifrare un fenomeno che ha paralizzato il mondo, nel tentativo di tracciare soluzioni possibili, attraverso il pensiero e il ruolo da protagoniste che le donne hanno avuto e avranno nel progresso dell’umanità su tutti i fronti del sapere.
Manifattura Tabacchi, partner del festival, sarà l’Hub della terza edizione che si svolgerà su un doppio binario: dal vivo,s u prenotazione, e in digitale, per rendere la manifestazione fruibile a tutti.
I temi trattati andranno dalla medicina alla leadership, dall’ambiente al futuro, dall’economia alla resistenza fino a un New Deal delle arti.

Serena Dandini, sul palco dell’edizione 2019 del Festival ‘L’Eredità delle Donne’

Il programma del Festival

La terza edizione si inaugura venerdì 23 ottobre con una serata condotta da Serena Dandini che incontra la virologa Ilaria Capua e Fabiola Gianotti, fisica italiana, attuale direttrice generale del CERN di Ginevra.
Nei due giorni successivi il percorso degli appuntamenti segue un programma a puntate diviso per temi:

Il primo incontro di sabato 24 ottobre ‘Pensare l’impossibile’, è dedicato alla medicina, ma anche all’intuizione femminile: si tratta di una conversazione con Annalisa Malara, l’anestesista di Lodi che per prima pensò che il paziente 1 potesse essere affetto da coronavirus. A seguire il talk con Cristina Cattaneo (medico legale impegnata nel tentativo di dare un nome ai corpi delle vittime del Mediterraneo, a cui è stata negata anche l’identità) e Linda Laura Sabbadini, statistica, direttrice dell’Istat, pioniera delle mappe di dati di genere.
Le donne gestiscono meglio le emergenze? L’incontro ‘Una nuova leadership‘ parte dal fatto che paesi governati da donne – come Germania, Taiwan, Nuova Zelanda, Islanda, Norvegia e Danimarca – hanno saputo contenere, con migliori risultati, gli effetti della pandemia. All’incontro è stata invitata a partecipare Madeline Di Nonno,CEO del Geena Davis Institute on Gender in Media.Intervengono la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, e Giada Messetti, esperta della Cina.
L’idea del panel successivo nasce invece dalla domanda: come devono cambiare le nostre case, il nostro rapporto con l’ambiente e con la natura? Nell’incontro ‘Stay Safe’ se ne parlerà con Mariasole Bianco, oceanografa, Alessandra Viola, giornalista scientifica e Federica Gasbarro, giovane attivista per il clima e futura biologa.
Dall’ambiente alla visione femminile del futuro: in ‘Lettere dal futuro’ intervengono le scienziate Rita Cucchiara, ingegnere informatico, una delle massime esperte italiane nel campo dell’intelligenza artificiale, e Arti Ahluwalia, ingegnere biomedico, direttrice del Centro Ricerche E. Piaggio di Pisa, dove guida il Gruppo Modelli in Vitro (IVM) e il Laboratorio di NanoBioscopia.

Domenica 25 ottobre, verrà aperta dal focus ‘Ripartire. Una nuova visione dell’economia e della finanza‘ con Alessandra Perrazzelli (vicedirettore generale diBanca d’Italia), Laura Parisi (fisica di formazione, esperta di stabilità finanziaria alla BCE), e Claudia Parzani (avvocato di finanza, manager del gruppo legale britannico Linklaters, unica italiana fra le 100 Women Role Model 2019).
Dall’economia si passa al tema ‘Resistere, cambiare’, ovvero alla peculiare capacità delle donne di resistere nei momenti di crisi e di accogliere il cambiamento, con le riflessioni di Elisabetta Camussi (psicologa sociale, componente della squadra di Vittorio Colao per la Fase 2) e di Loretta Napoleoni (politologa ed economista).
Gli incontri della domenica si chiudono con una sessione dedicata a ‘Un New Deal delle Arti’, che avrà protagoniste, tra le altre, Martina Bagnoli direttrice della Biblioteca e Gallerie Estensi di Modena ed Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino e membro Uefa del Consiglio Fifa sul tema del New Deal delle Arti.

Tornano anche le presentazioni di libri con le grandi scrittrici italiane che propongono le novità editoriali dell’anno, già dal 3 settembre in streaming, sui canali social del festival e dei promotori della manifestazione.

Gucci: cambiare in positivo per le persone e il pianeta

Promuovere cambiamenti positivi in favore delle persone e del pianeta, sono valori fondamentali per Gucci, sottolinea l’azienda che per il terzo anno sarà al fianco del festival.
A pochi mesi dal lancio del nuovo canale Equilibrium, Gucci prosegue l’impegno all’interno della comunità portando la sua testimonianza in un’iniziativa che si propone di offrire un contributo concreto al cambiamento.
“Mai come quest’anno desideriamo essere al fianco della città di Firenze, del Sindaco e della Fondazione per supportare Serena e tutto il team nella realizzazione del Festival – dichiara Antonella Centra, Executive Vice President General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability di Gucci -. Sarà una Edizione in parte diversa, dato il momento che stiamo vivendo, ma ancora più densa di idee e iniziative, volte a far conoscere e a celebrare le donne, le loro virtu’, i talenti del passato, del presente e del futuro.  Gucci da sempre pone al centro delle politiche di inclusione le donne contro ogni forma di stereotipo e discriminazione di genere.  Avere la possibilità di parlare di questo tema in un contesto di “festa” è una opportunità cui siamo felici di portare il nostro contributo”.

L’iniziativa, ricorda una nota, è in linea con altri progetti supportati da Gucci su temi diversi che spaziano dalla sostenibilità (Ceo Carbon Neutral Challenge) all’inclusione (Campagna globale Chime for Change, Gucci Design Fellowship Program, Gucci North America Changemakers Scholarships), all’importanza dell’arte nelle comunità più vulnerabili (Artolutio

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