Il rapporto Welfare Index PMI 2019 riporta che circa 130.000 PMI, in Italia, adottano vere e proprie politiche di welfare: ascoltano i lavoratori, predispongono piani atti a migliorarne il benessere, registrano una crescente soddisfazione e rilevano un miglioramento della produttività, e consolidano questo circolo virtuoso che coinvolge i dipendenti, i loro familiari e la comunità di riferimento. Sono ancora poche se si pensa che nel nostro Paese, secondo le ultime stime di Prometeia, nel 2017 si contavano circa 5,3 milioni di PMI che davano occupazione a oltre 15 milioni di persone e generavano un fatturato complessivo di 2.000 miliardi di euro.
130.000 PMI, in Italia, adottano vere e proprie politiche di welfare
“È in atto un cambio culturale, una contimanazione nel fare proprie le politiche di welfare – spiega Giulia Bernardi, HR Manager Illumia -. Il primo passo è sicuramente mettersi in ascolto con i dipendenti e con loro costruire attività, sfide, idee ed iniziative che favoriscano la produzione di energia non solo fisica, ma anche culturale”.
Nata come una start up con una manciata di collaboratori in gran parte neolaureati, a distanza di 13 anni è il quinto brand energetico a livello di riconoscibilità nel mercato nazionale con poco meno di 200 dipendenti con un’età media di 33 anni. E da quest’anno l’azienda bolognese, primo family business italiano nel mercato retail di energia e gas, è entrata nella prestigiosa rosa delle aziende italiane con rating Welfare Champion, ricevendo il riconoscimento come eccellenza welfare italiana.
“Da sempre siamo stati molto attenti alla qualità del tempo passato in azienda. Per questo negli ultimi anni abbiamo lavorato instancabilmente per implementare le facilities. Il riconoscimento come Welfare Champion 2019 è arrivato grazie a un progetto di welfare completo e articolato costruito con l’ascolto e il contributo dei dipendenti. Molte le iniziative, dalla flessibilità oraria – con ‘orario mamma’ ridotto – fino alle iniziative ‘salvatempo’, come la lavanderia aziendale e la spesa online con consegna al lavoro. Ma anche convenzioni in ambito sanitario, ricreativo e culturale e un programma di formazione e sviluppo manageriale. Da sempre ci siamo focalizzati sulla crescita e sullo sviluppo delle persone, vero driver per la nostra azienda. Per questo è stata costruita un’Academy all’interno dell’headquarter, dotata di tutto il necessario per una formazione continua delle risorse, con oltre 100 corsi l’anno erogati ai dipendenti. Un auditorium da 120 posti, una sala conferenze, due aule, una sala pc e 9 meeting room. Tutti spazi che l’azienda dedica alla creazione di percorsi di carriera costruiti sulla base del merito dimostrato e del potenziale”.
Da sempre ci siamo focalizzati sulla crescita e sullo sviluppo delle persone, vero driver per la nostra azienda
Negli ultimi anni Illumia ha potenziato ancora il suo impegno Welfare, con tanti spazi costruiti sulle esigenze del dipendente. Sono nati così luoghi dedicati alla formazione, ma anche a momenti di relax dove potersi confrontare in modo informale anche tra diverse unità di business, come l’Illumia Garden, le sale break e la game room (con tanto di biliardino e ping pong). Ma uno degli elementi più innovativi e apprezzati riguarda certamente le svariate facilities aziendali come il lavasecco a domicilio, l’autolavaggio, il servizio consegna pacchi in azienda, la spesa a domicilio.
“L’ultima e importante novità è stata l’introduzione di un credito welfare per tutti i dipendenti, erogato come rimborso a spese sanitarie, scolastiche, e tutte le altre voci di welfare definite dalla legge che si va a sommare al bonus di 1000 euro per ogni figlio che nasce”. Ma come si crea un welfare adatto alle esigenze della propria azienda? “Abbiamo analizzato, esaminato e osservato e ci siamo ispirati alle aziende più grandi nelle scelte che poi abbiamo adottato all’interno del nostro welfare – sottolinea Giulia Bernardi -. Illumia sa di avere l’energia giusta per cambiare le cose. Per questo investe in attività con un forte risvolto sociale, destinando, ogni anno, il 2% dell’utile netto a iniziative di CSR promosse e organizzate dai collaboratori, da sempre spronati a proporre attività sociali e a presentare progetti.