“Agiamo con attenzione e responsabilità, considerando anche l’impatto sociale e ambientale delle nostre azioni”. Questa frase contenuta nella mission aziendale di Bosch parla dell’approccio alla sostenibilità di una azienda che pone queste tematiche al centro del proprio lavoro per fare innovazione e “sviluppare una ‘Tecnologia per la vita‘ in grado di entusiasmare, migliorare la qualità della vita delle persone e contribuire a salvaguardare le risorse naturali del pianeta”.
Innovazione a servizio della società, dunque, che negli ultimi anni Bosch sviluppa impegnandosi anche nel raggiungimento degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite per il 2030, che hanno lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile a livello globale sul fronte ambientale, economico e sociale.
A monte, “la convinzione che essere sostenibili significhi garantire il successo a lungo termine dell’azienda, preservando le risorse naturali da cui dipendono le generazioni attuali e future”.
Dalla neutralità climatica al rapporto con i dipendenti
Non è dunque un caso che nella primavera del 2020 l’azienda abbia raggiunto il traguardo della neutralità climatica delle sue oltre 400 sedi in tutto il mondo. Questo risultato, certificato da test indipendenti, fa di Bosch la prima azienda industriale globale ad essere carbon-neutral nelle sue sedi, incluse quelle italiane.
Bosch si è anche aggiudicata il Green Prix 2020, per le idee e soluzioni più sostenibili nel mondo dell’automotive grazie allo sviluppo di nuove soluzioni nell’elettromobilità, sulla quale ha già investito oltre 5 miliardi di euro, a cui se ne aggiungeranno altri 700 milioni di euro solo quest’anno. Guida connessa e guida autonoma sono due fronti su cui l’azienda è particolarmente impegnata per sviluppare tecnologie all’avanguardia. Anche la bicicletta non è stata risparmiata dalla trasformazione, come dimostra la nuova app Bosch eBike Flow che consente, per esempio, di aggiornare il software nei componenti.
E poi c’è l’impegno nei confronti della responsabilità sociale, che vede l’azienda attiva nei confronti dei propri dipendenti così come delle realtà del territorio.
Tanti i traguardi raggiunti, ma altrettanti quelli da guadagnare come spiega in questa intervista Gaia Corradini, corporate, marketing & digital communications manager Bosch Italia.
Dalla sua fondazione Bosch è attenta ai diversi aspetti della sostenibilità. Come si è evoluto nel tempo il suo approccio a queste tematiche?
Bosch persegue i propri obiettivi di sostenibilità in modo sistematico e con vigore. Oltre ad aderire agli SDGs, cui contribuisce documentando puntualmente lo stato di avanzamento negli ambiti di propria competenza, Bosch ha definito un proprio Manifesto dello sviluppo sostenibile. La vision “New Dimensions – Sustainability 2025” definisce le aree chiave: clima, energia, acqua, urbanizzazione, globalizzazione e salute. Per il Clima, Bosch si impegna per il raggiungimento dell’obiettivo stabilito dall’Accordo di Parigi sul clima.
Dal 2020, il Gruppo è climate neutral in riferimento al volume di energia prodotta e acquistata, mentre entro il 2030 Bosch si prefigge di ridurre del 15% le emissioni di CO2 (prodotti acquistati, logistica e utilizzo dei prodotti venduti).
Per quanto riguarda l’Energia, entro il 2030 Bosch vuole risparmiare 1.700 gigawattora attraverso misure di efficientamento energetico. Per farlo, il Gruppo investirà oltre un miliardo di euro. Entro il 2030, si prevede di aumentare l’acquisto di elettricità ecosostenibile proveniente da nuovi impianti.
Per affrontare la scarsità di acqua, entro il 2025, ci si prefigge di ridurre sistematicamente del 25% il consumo di acqua in 61 sedi localizzate in aree del mondo affette da scarsità idrica. Mentre si è impegnati nel migliorare costantemente la qualità delle proprie acque reflue.
Per poter migliorare l’economia circolare, poi, prevediamo di lanciare un progetto strategico in grado di combinare tra loro gli sforzi delle varie unità operative fornendo un quadro d’insieme. Con l’obiettivo di risparmiare risorse, ci si focalizza sulla riduzione degli sprechi tramite una politica zero waste to landfill e dei rifiuti pericolosi.
Trasparenza e sicurezza
Sul fronte della globalizzazione, avendo circa 98.200 collaboratori in tutto il mondo, Bosch si assume responsabilità in materia di sostenibilità e trasparenza in conformità agli standard definiti dalla Global Reporting Initiative. Inoltre, l’azienda vuole identificare con maggiore chiarezza i rischi ecologici e sociali lungo la propria catena di approvvigionamento, in modo da poter adottare le necessarie misure correttive.
Infine, nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro, ha raggiunto l’obiettivo che entro il 2020 il tasso di incidenti per milione di ore lavorate non fosse superiore a 1,7. Inoltre, per gestire efficientemente le restrizioni e i divieti in materia di sostanze pericolose, l’azienda aggiorna costantemente il sistema IT di gestione aziendale per la conformità e la sostenibilità (Material Data Management for Compliance and Sustainability).
Responsabilità Sociale d’Impresa: qual è il vostro approccio? Quanto conta il Quoziente Humano in Bosch?
L’impegno sociale è un obbligo aziendale: per il fondatore della nostra azienda, Robert Bosch, la responsabilità sociale e in particolare la promozione dell’istruzione e della scienza erano già primari interessi aziendali che egli perseguiva con grande dedizione. Numerose iniziative presso le sedi Bosch in tutto il mondo testimoniano oggi il modo in cui i suoi principi continuano a essere sostenuti e come vengono portati in vita più e più volte. Di fatto l’azienda Bosch appartiene ad una Fondazione di pubblica utilità. Inoltre, ogni filiale locale è per indole chiamata ad agire in coerenza con i valori e la cultura aziendale voluta dal fondatore.
Alcuni esempi di attività realizzate in Italia sono attività filantropiche e di beneficienza a supporto di varie Onlus, come il sostegno dato durante la pandemia, l’azienda ha deciso di sostenere alla casa dei Cristallini di Napoli, da 10 anni punto di riferimento socio-educativo per i bambini del Rione Sanità, grazie all’acquisto e alla distribuzione di tablet e computer per i ragazzi, e tramite corsi di alfabetizzazione informatica per le famiglie per la didattica a distanza. Per contrastare la disoccupazione giovanile, poi, Bosch ha avviato vari progetti, fra cui ‘Allenarsi per il Futuro’ in collaborazione con Randstad, che consente agli studenti di avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso la metafora dello sport, grazie alle testimonianze di grandi atleti italiani.
Come garantite la diversity e la gender equality? E come un’azienda come la vostra può affrontare il tema molto attuale delle diversità?
Attraverso la formazione e il dialogo. Bosch aderisce a Parks – Liberi e Uguali, l’associazione senza scopo di lucro che promuove all’interno delle aziende il valore dell’inclusione e della diversità, soprattutto, in riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Il valore della Diversity è particolarmente caro a Bosch, è infatti uno dei sette valori portanti sui cui si fonda l’azienda, che si impegna per la valorizzazione di ogni tipo di diversità, in ogni sua sfaccettatura e declinazione, compresa quella relativa all’identità sessuale. La fase di cambiamento che stiamo vivendo conduce a un inevitabile mutamento culturale, più inclusivo e open mind. Diversity significa, infatti, anche aprirsi a nuovi possibili scenari. Non a caso i team misti sviluppano prodotti e servizi migliori, aumentando la propria efficienza e produttività. La diversità rende creativi, innovativi e, soprattutto, autentici: è proprio per questo che ogni collaboratore Bosch, unico nella sua diversità, gioca un ruolo fondamentale per assicurare il successo dell’azienda.
Non solo. Bosch Italia aderisce a Valore D, l’associazione di imprese in Italia che da oltre dieci anni è attiva per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostro Paese. Insieme all’associazione Valore D, Bosch rafforza il suo impegno rivolto all’organizzazione di momenti di formazione e sensibilizzazione sul tema Gender Inclusion, dedicati ai collaboratori del Gruppo. Un esempio sono i percorsi di aggiornamento e formazione per le collaboratrici che hanno l’obiettivo di promuovere il talento femminile all’interno dell’azienda. Inoltre, attraverso una serie di iniziative rivolte alle studentesse, Bosch diffonde l’importanza dello studio di materie tecnico-scientifiche per essere pronte ad affrontare con innovazione e creatività le sfide di domani. L’iniziativa Girls@Bosch è volta a diffondere le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Maths) fra le alunne delle scuole elementari e rimuovere i pregiudizi e gli stereotipi di genere. Invece, women@bosch, dal 2010, si propone di favorire l’ingresso delle manager di domani nel mondo del lavoro.
Come questi due anni di pandemia hanno impattato sul vostro impegno nella sostenibilità nelle sue diverse accezioni? E che cosa questa crisi sanitaria lascerà in eredità all’interno della vostra azienda?
In ambito di sostenibilità, Bosch sta portando avanti i propri obiettivi di azione per il clima come pianificato e nella primavera del 2020 ha raggiunto un traguardo importante, quello della neutralità climatica delle sue oltre 400 sedi in tutto il mondo. Questo risultato, certificato da test indipendenti, fa di Bosch la prima azienda industriale globale ad essere carbon-neutral nelle sue sedi, incluse quelle italiane.
Nonostante la difficile situazione del 2020 che stiamo tutt’ora attraversando, Bosch Italia è stata in grado di intraprendere una serie di azioni concrete per il miglioramento dell’efficienza energetica dei propri siti produttivi, per la sicurezza delle persone e per l’implementazione di soluzioni tecnologiche che rendono efficiente la produzione e il risparmio di risorse.
Nell’ultimo anno la prevenzione sanitaria e l’efficienza energetica sono stati due temi fondamentali per l’azienda. Alcune azioni virtuose dei siti italiani riguardano la protezione dei collaboratori; esempi in questo senso sono la produzione di mascherine presso lo stabilimento di Bari, i dispositivi per la misurazione CO2 ed il monitoraggio della qualità dell’aria, i distanziometri che segnalano il momento esatto in cui due soggetti risultano a meno di un metro uno dall’altro, gli sportelli di ascolto gratuiti ed il consulto medico a distanza per i dipendenti. Altri esempi si riferiscono all’efficienza delle linee produttive e ottimizzazione dei consumi in ottica green, quali il riconoscimento d’immagini per la riduzione scarti, il monitoraggio in real-time e da remoto dello stato e delle performance delle macchine e l’implementazione di sistemi digitali a supporto dei processi di logistica fisica verso una produzione a “zero difetti”.
Come prossimi passi, Bosch mira a ridurre le emissioni di CO₂ lungo l’intera catena del valore, dai fornitori ai clienti, del 15% entro il 2030 rispetto al livello del 2018, generando così una riduzione di 67 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
Parliamo di comunicazione. Come veicolare contenuti e messaggi legati alla sostenibilità in modo efficace, senza incorrere nel sospetto di greenwashing? Quali vantaggi e benefici vengono da un’efficace comunicazione su temi sostenibili?
Autenticità e coerenza sono, oggi, i cardini della comunicazione e per rimarcare i valori di marca è importante che le parole trovino concretezza nelle azioni. Un esempio in tal senso è lo spot Tv Vivere #LikeAbosch, in cui ciascuno può riconoscersi come ero del proprio quotidiano: moderno, ironico, reale, memorabile… La reputazione aziendale, asset strategico dato dalla percezione al contempo razionale ed emotiva che i diversi stakeholder hanno dell’azienda, è la chiave di volta per il successo di lungo periodo, ma deve essere costantemente alimentata, con coerenza e contenuti rilevanti, su tutti i touchpoint. Fondamentale l’operato della leadership aziendale, ma anche dei collaboratori tutti, primi ambassador del brand.
Quali sono gli obiettivi più urgenti che Bosch si pone in materia di sostenibilità per il prossimo futuro?
Sicuramente quelli della vision “New Dimensions – Sustainability 2025” relativi alle diverse aree che ho illustrato più sopra. Sul fronte della decarbonizzazione, già raggiunta nelle proprie sedi produttive di tutto il mondo nel 2020,e puntiamo entro il 2030 a ridurre del 15% le emissioni di CO2 (prodotti acquistati, logistica e utilizzo dei prodotti venduti). Continueremo a investire anche nell’elettromobilità, e in particolare nei carburanti sintetici e idrogeno verde, che rappresentano la soluzione pulita e climate neutral utile e necessaria. Per quanto riguarda il risparmio idrico, Bosch è già riuscita a ridurre del 23,1%, dal 2017, il prelievo di acqua nelle regioni in cui essa scarseggia. I prossimi obiettivi sono chiari: Bosch si è impegnata a ridurre del 25%, rispetto al 2017 ed entro il 2025, il proprio prelievo idrico assoluto in 59 sedi aziendali in aree con scarsità d’acqua.
Per approfondire il tema Aziende e sostenibilità globale